Dovrei dire due parole sul blackout di parte della Rete italiana di ieri. Nessuna novità, lo sapete anche voi di chi sto parlando. Il fatto è che ero qui, davanti al PC, e a un certo punto è andato tutto in down.
La prima reazione è stata quella di provare con il tablet, e anche lì nisba. L’unica cosa che ha retto per un po’ è stato Twitter, giusto il tempo di avere la conferma anche da altri che non era un problema mio ma diffuso tra tutti quelli che avevano il mio stesso provider.
La mia seconda reazione è stata:okay, sono tagliato fuori. Niente mail. Niente lavoro sulla Rete. Niente promozione degli ebook. Niente ricerche. Niente di niente.
Questa, ovviamente, è la perfetta occasione per i luddisti di dire che si stava meglio una volta, quando si faceva senza computer, blablabla, gnegnegne… Okay, quando si guasta l’auto, rimpiangete i bei tempi quando andavate col carretto o addirittura a piedi? Non credo proprio.
L’unica cosa che rimane è la consapevolezza che la Rete deve essere protetta, aggiornata, sistemata, perché anche se sembra invasa da ebeti, a volte, è una fonte inesauribile di sapere e di progresso.
E dopo queste perle di saggezza, vi auguro un buon week end. A domani con un articolo che parlerà anche dei mondiali di calcio.