di Pietro Acquistapace
In nome della sicurezza al giorno d’oggi ci si può permettere praticamente di tutto. Il 14 settembre 2011, nel corso della 66esima seduta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Russia, Cina, Uzbekistan e Tagikistan hanno presentato una risoluzione proponendo l‘adozione di un “codice di condotta per la sicurezza delle informazioni”. I quattro paesi firmatari hanno in particolar modo puntato la loro attenzione ai dati circolanti su internet ritenendo che “la diffusione delle informazioni favorisce il terrorismo, il secessionismo, l’estremismo e tutto ciò che mina la stabilità sociale, politica ed economica di altri stati, incluso il patrimonio culturale e spirituale”.