Il mercante di lana, Il signore del falco, Il manoscritto dell’Imperatore, Il monaco inglese: affascinanti e originali romanzi storici di Valeria Montaldi, che ora torna con un nuovo coinvolgente titolo, ambientato nella metà del Duecento, ottimamente descritto nei dettagli della vita comune e attraverso i personaggi che lo animano: sarà una donna, con il suo coraggio e la sua determinazione, a incarnare la spinta al cambiamento in una società non tenera con nessuno, soprattutto con la popolazione femminile!
La Ribelle, Valeria Montaldi, Rizzoli
Credeva che il destino delle donne non fosse già scritto. Ed era pronta a combattere per conquistare il suo.
Gli uomini possono conquistare il mondo.
Solo una donna può cambiarlo.
Anno 1254. Caterina da Colleaperto, una giovane donna che ha dedicato tutta se stessa allo studio dell’arte medica, esercita nel più importante ospedale di Parigi. Decisa a ribellarsi ai ricatti di una corporazione appannaggio di soli uomini, viene introdotta a corte da Rolando Lanfranchi, illustre maestro in medicina di cui è innamorata, e riesce a conquistare la fiducia di alcuni esponenti dell’alta aristocrazia. Caterina è una donna libera, forte, capace, e per questo pericolosa. Così, quando si viene a sapere di un reato che rischia di macchiare il buon nome dell’ospedale, tutte le accuse vengono fatte ricadere su di lei. Nessuno la difende, nemmeno Rolando. Per sottrarsi all’inevitabile denuncia Caterina è costretta a una fuga precipitosa verso la sua terra d’origine, lungo un cammino pieno di ostacoli e sofferenze. Arrivata a Milano, scopre una città contraddittoria, divisa tra miseria e lusso: mentre fame e malattie sterminano i bisognosi, i potenti fanno a gara per sfoggiare le vesti preziose realizzate dal sarto più famoso della città. L’ingiustizia ancora una volta sembra dominare, ma nell’amore per gli altri e nella volontà di riprendere in mano la propria vita è racchiuso il seme di una speranza che può germogliare di nuovo.
Nel suo romanzo più ambizioso, Valeria Montaldi costruisce il maestoso affresco di una Milano che nel Duecento si scopre già capitale della sartoria e della moda, ma soprattutto ci regala un personaggio femminile potente, indimenticabile, simbolo di lotte che appartengono a ogni tempo.