Le vie dei canti è un metodo di cura della comunità presso i Navajo che comprende festeggiamenti e cerimonie in nome dell’armonia perduta con la natura, la quale prevede l’utilizzo di piante medicinali, preghiere di consacrazione, abluzioni, offerte, canti ecc. Queste feste possono durare intere notti, lo scopo di ciò è il ritrovare la bellezza; i Navajo pensano che una persona malata o infelice, o sfortunata abbia perso il senso della bellezza e il rapporto con l’armonia universale; una persona sofferente immersa tra canti di gioia ed opere che evocano la bellezza della natura nei suoi colori, profumi e semplicità, prova emozioni positive e di conseguenza pensieri positivi. I membri della comunità portano così il loro contributo per aiutare e confortare chi attraversa una fase difficoltosa della propria vita.
Uno dei più grandi poeti indiani, Rabindranath, ha detto: «La bellezza è verità». Se cerchi la bellezza, diventerai vero. Più diventi estetico e sensibile alla bellezza, più sei equilibrato e armonioso.
Osho, mistico e maestro spirituale indiano, affermava che “la bellezza non è una sostanza e non appartiene alle parti. Una volta che dissezioni un fiore, quando la totalità del fiore è sparita, anche la bellezza se n’è andata. La bellezza appartiene e viene dal Tutto. È più della somma: in quest’ultima, esistono solo le parti. Se dissezioni un uomo, la vita scompare e non conoscerai altro che un corpo morto, un cadavere. Puoi determinarne i contenuti di zinco, ferro o acqua (circa l’ottanta per cento); puoi capire il funzionamento dei polmoni, dei reni, di tutto..… Ma ci sarà sempre un elemento mancante: la vita. La cosa più importante di tutte non ci sarà; ciò che veramente volevamo comprendere non ci sarà, tutto il resto sì”.
Io penso che è proprio quì che la medicina scientifica trova il suo limite nello studio dell’uomo nella sua immensa bellezza e complessità.
Nella nostra società forse non abbiamo chi si prende la briga di circondarci di cose belle, anzi i mass media remano proprio all’inverso, ma personalmente penso che ognuno di noi dovrebbe nel suo piccolo ricercare armonia e bellezza nel ritorno alla semplicità della natura, questa è sempre a nostra disposizione, è sufficiente osservare con tutti i sensi protesi a cogliere le sue manifestazioni; e per quanto ci è permesso trasmettere anche agli altri il ritorno e la ricerca della bellezza.
Siamo circondati da un mondo meraviglioso, alberi, fiori, mari, montagne, il sole, le stelle, e il nostro essere è anch’esso vivo e fa parte di questa bellezza; il solo respirare, il semplice aprire gli occhi e poter vedere tutto questo è gioia, ascoltare il cinguettio degli uccelli, udire il suono dell’acqua che scorre, sentire il silenzio della notte, ammirare l’alba e il tramonto …
Ammirare la natura e i suoi frutti, il cibo nelle sue forme, colori, profumi e sapori, scegliendo con consapevolezza ciò che nutre e di cui necessita il nostro organismo; il movimento fisico in spazi aperti e salubri; le sane e stimolanti relazioni interpersonali; la creatività, il tutto in presenza attiva di spirito, mente e corpo; gesti quotidiani, semplici, ma fondamentali nella cura di sé stessi.
Gaobi.