Magazine Cultura

La ricetta giusta per conquistare una dea

Creato il 19 luglio 2012 da Cultura Salentina
La ricetta giusta per conquistare una dea

© Pasquale Urso: Acquaforte

 

Martedì 11 marzo 2008. Hotel degli Haethey, Otranto.

Ore 23 e 35, forse 23 e 36, ma che importa, in fondo? Insomma, non è notte fonda, anzi non siamo ancora nemmeno nel pieno della intensa vita serale di questa splendida città. Cominciamo male, ragazzi! Mi sembra di essere come la mia vecchia Punto, che ogni mattina fa sempre più fatica a partire. Su, coraggio, c’è una bella storia da raccontare! Bene, mi ritrovo seduto nel ristorante dell’hotel a raccontare a Singh, Toshiro, Abuliagoong, Wilson e Bill la mia strana avventura di ieri.

“Ė stato un episodio casuale, ma di quelli ti possono persino cambiare l’esistenza. Sapete, uno vive la sua vita e all’improvviso s’accorge, così, in modo automatico, quasi meccanico, che per la maggior parte degli uomini la vita non è altro che una lunga serie di non accadimenti, uno stucchevole ripetersi di episodi noiosi, di non incontri con non persone o, al massimo, di incontri inutili, cui avresti fatto volentieri a meno… di ore infinitamente lunghe, nelle quali non accade nulla che ti possa davvero cambiare la vita.

È strano. Guardi un film al cinema (uno di quelli impegnati, uno di quelli che ti fanno riflettere) e ti convinci di essere uno sfigato, solo perché il destino ha deciso che di farti vivere in un lembo sperduto e insignificante del globo terracqueo, in un microcosmo beffardo, che ti rovescia addosso la sua noia, la sua desolazione, il suo scherno…

Cerchi di non contare le ore che ti passano accanto senza sfiorarti, ma gli istanti ti strisciano addosso, ti percuotono la mente, senza che ti accada mai niente che valga veramente la pena di raccontare, che ti dia un minimo di carica gioiosa, d’emotivamente energetico.

Queste sono state, per anni, le conclusioni dei miei (pochi) momenti d’autoanalisi: in realtà mi sono sempre immerso e affaccendato in mille faccende, per non avere il tempo di restar solo con me stesso ad auto-commiserarmi.

E, date le premesse, non avrei mai creduto che, nel corso di questa mio primo importante incarico diplomatico, svolto qui, nella mia terra, a Otranto, in un assolato pomeriggio di questa ben più che mite primavera, mi potesse accadere di avere una mirabile visione… o non è stato solo un miraggio?

Non voglio annoiarvi e passo al dunque. Tutto è accaduto ieri, alle nove e trenta del mattino. Salto a piè pari tutti i preamboli e cito subito il nome della celestial visione: Tatty!… Ehi tu, perché ti sei messo a ridere? Non ti piace il suo nome? Sono certo che hai capito male: ho detto Tatty, che – non so in che modo –, si può abbreviare in Linda… Ho detto Linda e non Melinda, come le mele della pubblicità. Capito? Oh, Bene! E adesso per cortesia stai zitto e buono e fammi riprendere il filo del discorso.

Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo, in un cupo, grigio e melanconico tardo pomeriggio autunnale e sentirsi improvvisamente felici per aver intravisto, tra le nuvole alte della stratosfera, il volto sorridente d’una dea? Non riesco a trovare paragone migliore.

Se dovessi darle un colore, la definirei d’un rosso carminio intenso, un colore caldo, uno di quelli che provi un gran piacere a stendere sulla tela, perché il sol farlo ti riempie il cuore d’energia e di gioiosa passione… D’ora in poi il rosso carminio cambierà nome: sarà per tutti il rosso… Tatty.

Se fosse possibile tradurre in un suono il suo sorriso, credo che nessuna musica al mondo, nemmeno lo straordinario concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna, avrebbe potuto penetrare la mia mente così in profondità.

Se mi fosse chiesto di paragonarla ad una bellezza naturale, avrei bisogno del vostro aiuto, amici miei: a te, Wilson, chiederei di descrivermi gli odori e le emozioni dell’Africa equatoriale; a te, invece, Abuliagoong (ma dimmi un po’: non potevano darti un altro cazzo di nome, i tuoi genitori?), i colori acquerellati dei deserti australiani… Ma di cosa sto parlando? Mi sono bevuto il cervello?

In verità, se sto qui a raccontarvi questa storia, un motivo c’è: voi siete tra i migliori cuochi del pianeta e si sa che tutti i grandi chef hanno le loro ricette segrete, in grado di esaltare fino al parossismo la funzione delle papille gustative… ma solo in pochi, al mondo (e voi, per mia fortuna, siete tra questi), sanno come raggiungere anche l’anima.

Sapete, amici, rivedrò Tatty fra sei giorni… Dovrei essere felice per questo, ma dopo una fase di iniziale euforia, sono sprofondato nella disperazione più cupa…  Ci sono di quelle percezioni che ti fanno capire che le cose non andranno come avevi sperato… un gesto, uno sguardo, un atteggiamento mimico del volto… A un certo punto, ho pensato che sarebbe stato meglio non averla mai avuta, quella visione!… Poi però mi sono fatto coraggio: ho pensato a voi e mi sono detto che ognuno dei cinque giorni che mancano al fatidico incontro, li avrei passati con uno di voi, uno al giorno, per cercare di carpire i vostri segreti, le vostre ricette per conquistare l’anima… Comincerò con te, Bill: mi svelerai i segreti del Texas… poi toccherà a te, Wilson, caro uomo-antilope degli altipiani del Kenia… un lungo viaggio in Oceania con Abuliagoong… un salto in India da Singh (anche se vive a Roma) e, dulcis in fundo, l’epilogo in Estremo Oriente, da Toshiro… OK, ragazzi?… Bene, beviamoci su!”.

Mercoledì 12: a lezione da Bill…

Caro Enzo, io non avere mai capito e continua a non capire perché voi Italiani sempre paura di ghost, di fantasmi. Essere tutto molto semplice, so easy, per te: tu invitare lei a cena… ordinare grande steak alla brace con Pepsi in locale da young people… come si dice? Sì, un pub, un locale da giovani in gamba… Mentre voi mangiare, tu schioccare tue dita e allora arrivare a vostro tavolo 50 tra bimbi e bimbe: ciascuno di bimbi portare rosa rossa… Tatty ad inizio non capire… poi capire e quindi non capire più nulla e lasciarsi andare come grande sedia a dondolo di mia zia Samantha, in sua villa di Aspen, Colorado”.

Sedia a dondolo? Zia Samantha? Ma di che cazzo parla? Bah, sono proprio tipi strani, questi Americani!..

Giovedì 13: è la volta di Wilson

“Caro amigo, tu non dovere avere paura… andare tutto bene per te. Unica cosa tu deve fare è convincere bella Tatty a fare jogging con te domani in pomeriggio… Tu portare lei in auto e raggiungere gole di roccia di Porto Badisco, vicino recinto di grotte… allora voi scendere da auto e fare insieme mezza maratona su sentieri di terra battuta e di roccia… Io crede che dopo 11-12 chilometri di corsa Tatty crollare a terra esausta., così tu (uomo forte) prende lei in braccio e continua a correre… Così tutti i giorni leone caccia antilope in savana: leone corre, anche se antilope corre più veloce di leone… però poi antilope stanca e leone prende lei… Tu leone, lei antilope: tu cacciatore, lei preda… Così sempre andate tutte storie in altipiani di Africa”.

Una mezza maratona in montagna con Tatty in braccio… Sì: e l’ossigeno? Chi me lo porta, l’ossigeno?…

La vedo nera, ragazzi!

Venerdì 14: Abuliagoong, l’aborigeno (mamma mia quant’è brutto!)

“Enzo, ora io ti fa vedere una cosa tu mai vista prima: vede questo osso? Guarda come Abuliagoong infila in suo naso: non dolore, no… basta fare piccolo buco in naso… Io molto esperto fare buchi in naso: io fare te buco in naso… tu infila lungo osso di canguro in tuo naso… lei ti incontrare e cadere come mela matura fra tue braccia, affascinata da tua acconciatura”.

“Affascinata? Inorridita, vorrai dire! Quella mi chiamerà gli psichiatri per un TSO, cazzo! No, no, cambia argomento, per favore”.

“Va bene, va bene: ti prego, tu non deve incazzare… ora tuo amico Abulia trovare altra soluzione. Guarda questo: ti piacere questo molto sensuale costume di foglie secche? Tu portare Tatty in campagna, indossare nudo costume sotto cintola e tenere in mano destra questa lancia con punta di roccia… accende fuoco e subito dopo anche questo registratore con cassetta preziosa musica erotica di boscimani cannibali di Nuova Guinea. Questa essere musica davvero magica, dato che capo Abugadès detto a me che avere grande effetto digestivo… Ma torniamo a tuo problema… allora, tu danza intorno fuoco e agita lancia in alto e in basso, mentre per attrito tuo costume di foglie secche comincia a sbriciolare intorno a tua cintola… così, lei sentire piano piano fuoco venire in basso dentro suo ventre e…”.

“Ma che cazzo dici, Abuliagoong? Pensi davvero che io possa denudarmi in aperta campagna senza che lei chiami il 112, il 113, il 115, il 117 e il 118?”.

“Cosa centrare 118?”.

“Ma vaffanculo, va’!”.

Sabato 15: il giorno di Singh (l’indiano de Roma)

“Amico Enzo, tu ricorda storia di mia vita vero? Storia di vita di Singh offrire spunti di grande interesse per soluzione tuo problema… Vita di Singh cambiata 5 anni fa per incontro fatto su aereo: Singh tornava a Roma da Mosca, dove avere fatto buoni affari import-export di frutta con cugino Vijay… su aereo conosciuto bellissima donna, donna italiana. Singh racconta lei di scommessa con zio: Singh scommesso con zio di riuscire sposare donna italiana… Singh corteggiata donna italiana in aereo da Mosca fino a Roma… parlato a lei sempre, tutto il tempo di viaggio… lei zitta e ascolta, zitta e ascolta… Singh allora pensa lei interessata a problema di Singh di sposare donna italiana e sperare anche lei interessata a Singh… lei donna molto bella e formosa… Invece no, donna italiana non essere interessata a Singh; anzi sì, lei interessata a Singh, ma non per lei… interessata a Singh per sistemare sua domestica Matilde, donna ciociara con dialetto molto simpatico. Lei presenta Matilde a Singh in aeroporto: Matilde donna con fianchi larghi… donna formosa, molto formosa… qualcuno pure dire troppo formosa, quasi larga… e con baffi… Singh non accetta queste cose, perché dette solo per invidia e allora Singh sempre ripete convinto Matilde essere bella donna italiana formosa… Uscito per due mesi con lei, ma non accaduto mai niente… Singh portato a lei fiori, lei annusare prima volta, poi dire solo grazie altre volte e mettere fiori su sedili di dietro di macchina, quasi buttare… Allora, Singh capisce lei una di poche donne italiane che non piace fiori e pensare: cosa fare? Grande idea di Singh! Tu sai, prima che diventa chef, Singh fruttivendolo: allora, una sera, per appuntamento con Matilde, Singh porta a lei mazzo di carciofi, melanzane e fiori di zucca. Quando Matilde vede nuovo regalo, illumina suoi occhi, guarda fiori di zucca, annusa carciofi e accarezza melanzana… Tu capisce, vero? Melanzana grande significato erotico… Dopo due mesi, Matilde diventa moglie di Singh… Matilde non più domestica in sua vita, no… Donna sposata con uomo indiano non deve lavorare, anche se lei a volte mi aiutare in cucina (come assaggiatrice)… Adesso Matilde, con tre figli avuti in tre anni e nuovo mestiere di assaggiatrice, ancora più formosa… ma noi cambiato casa con soldi di ristorante e allora risolto problema: ora lei passa da porta di camera da letto a porta di bagno… Allora, Enzo, dopodomani Singh accompagna te prime ore di mattino a mercato di frutta e aiuta te a scegliere fiori di zucca, melanzane e carciofi… certo, qui davvero molto difficile trovare buoni carciofi di razza romana, ma ricorda: pezzo più importante, componente erotica e sensuale essere melanzana… Singh, vero amico, aiuta te a scegliere melanzane più belle: non troppo grosse, non troppo lunghe… alla fine noi trovare misura giusta per tua Tatty… Vedi questa? Singh porta lei dietro sempre come modello… Ma cosa fai? Perché strappata melanzana da mano di Singh? Perché colpisce in testa Singh con melanzana?… Aiuto: è pazzo. Enzo essere impazzito… ahia!”.

Ho un solo rammarico: povera melanzana!

Domenica 16: Toshiro il silenzioso (l’ultima speme)

“Calo Enzo, tu sapele io plefelisce ascoltale invece che pallale… Io pelò sentito tuo ploblema che essele davvelo glande ploblema… ma, non temele: Toshilo avele due buone soluzioni… Una delle due non possibile, pelché pesce-flauto vivele solo in Mal di Giappone e noi non fale in tempo a lui pescale e tolnale da Giappone plima di domani… Ma altla soluzione più semplice: a noi selvile piccolo lembo di clesta di gallo padlone di pollaio pel fale pozione d’amole pel tua Tatty: stasela andale insieme in pollaio e cattulale gallo vivo… Ci stai?”.

Se è la soluzione è questa, andiamo pure… Ma guarda un po’ cosa mi tocca fare, per amore!

“Aiuto, Toshiro, mi stanno beccando tutto… che dolore! Sbrigati, dai!”.

“Possiamo uscile: l’ho pleso, l’ho pleso!”.

“Attento a dove metti i piedi: qui è buio pesto!”.

“Quello che con tuoi occhi non vedi, con tuo cuole tu puoi ascoltale!”.

“Proverbio cinese?”.

“No, tlovato su bigliettino Baci Pelugina”…

“Ma questa è una gallina, non un gallo!”.

Non tutto il male venile poi pel nuocele: Toshilo avele pensato gallo meno utile di gallina… gallina fale uova… tu laccoglie uova e fale ottimo zabaione… tu fale innamolale Tatty, pelché offlile a lei un giolno ottimo zabaione, uno altlo giolno ottimo blodo di gallina, poi di nuovo ottimo zabaione e ancola ottimo blodo… No, no, che mi vuoi fale con quel piede di polco? Aiuto, aiuto, aiutoooo!”.

Lunedì 17: il giorno della verità

Lo sapevo, lo sentivo che me la sarei dovuta cavare da solo: ma guarda che mi ero messo in testa! Chiedere consiglio a questi pazzi scatenati: no, non è vero che tutto il mondo è paese! Sì, esiste un unico comune denominatore e questo è la follia, ma le sue manifestazioni sono molto diverse l’una dall’altra: pensa te all’osso nel naso di Abuliagoong o allo zabaione di Toshiro. Zabaione e brodo: ma se riduci la gallina in brodo, con cosa cazzo lo fai, lo zabaione?…

Ma perché vado a fare di queste insane considerazioni? Tra pochi minuti, da quella porta spunterà il più bel sorriso della storia e il mio cuore comincerà a percuotermi il petto fino a farmi male…

Pensa positivo: non importa se perdi mille battaglie, se poi alla fine vinci guerra…

E se perdessi anche quella?… Ebbene, non sarebbe una catastrofe, dai! In fondo, mi toccherebbe, comunque,… uno zabaione… Bye!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :