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La "Ricicletteria" di Firenze

Creato il 10 gennaio 2010 da Michele13

Contro traffico eccessivo e inquinamento l’uso della bicicletta, in alternativa al mezzo pubblico, sta tornando a diffondersi con sempre maggiore evidenza.
Del resto le statistiche indicano come in Europa oltre il 30% dei tragitti effettuati in auto coprono distanze inferiori ai 3 Km., (Fonte: Eurobarometro – Commissione Europea per l’Ambiente) del tutto affrontabili dunque in bicicletta.
La bicicletta può in effetti rappresentare una valida risposta e contribuire in concreto al miglioramento della qualità della vita, specie di coloro che vivono in città. I vantaggi sono innumerevoli: economici ( riduzione costi per gli spostamenti, riduzione perdita di tempo causa ingorghi del traffico), politici (riduzione dipendenza energetica, risparmio risorse non rinnovabili), ecologici, ( riduzione emissioni climalteranti e inquinanti).
A questo aggiungiamo anche gli importanti effetti benefici sulla salute di chi usa la bicicletta.
In Italia in città come Parma l’uso della bicicletta è condiviso da oltre il 20% dei suoi abitanti ed a Ferrara ( soprannominata per questo “la città della bicicletta”) supera abbondantemente il 30%.
A Firenze, sulla base di un’indagine condotta dalle Associazioni Città Ciclabile e Firenzeinbici nel 2008 erano circa 30.000 le biciclette che ogni giorno venivano utilizzate, corrispondenti a circa il 28% dei veicoli che si muovevano all’interno della ZTL con un incremento di ben l’88% rispetto ai dati analoghi del 2000.
Ed è proprio nel 2000 che prende avvio il bel progetto della Cooperativa Sociale “Ulisse”. Fino ad allora il Comune aveva il problema di doversi disfare delle centinaia di biciclette rimosse (perché risultanti in evidente stato di abbandono) dalle strade della città e che si accumulavano presso la Depositeria Comunale.
La Cooperativa Ulisse, nell’ambito di un progetto allargato legato alla promozione e allo sviluppo dell’utilizzo delle biciclette, sia sul piano della mobilità alternativa, sia sul piano del tempo libero e del turismo, dal 2001 riceve in cessione dal Comune di Firenze le biciclette della Depositeria Comunale ( evitandone così la loro rottamazione definitiva), che vengono riparate in un’apposita officina creata all’interno dell’Istituto Penale di Sollicciano allo scopo di formare i detenuti ad una attività professionale da svolgere in seguito fuori dal carcere. Un’ ulteriore officina è stata aperta anche presso il Carcere Minorile A.Meucci sempre a Firenze.
Dal 2008, a supporto delle officine attive negli Istituti Penali, la Coop. Ulisse ha aperto un nuovo Laboratorio a Firenze in Via Giano della Bella, 22 allo scopo si offrire supporto all’attività svolta nell’officina di Sollicciano e soprattutto costituire un punto vendita dove consentire al pubblico l’acquisto diretto delle bici usate riparate e ripristinate.
L’attività di questa officina esterna rappresenta per la cooperativa una opportunità lavorativa per alcuni dei detenuti che, in misura alternativa al carcere, possono trovare una collocazione lavorativa stabile e per coloro che non hanno opportunità di lavoro in quanto persone appartenenti alle fasce deboli. Infatti la riparazione e vendita delle biciclette da parte dei detenuti del carcere di Sollicciano e dell'Istituto Penale Minorile consente loro di ricavarne uno stipendio dignitoso.
Il personale addetto all’officina, affiancato da personale specializzato, si occupa di formare anche ragazzi svantaggiati all’attività lavorativa in generale e nello specifico alla riparazione delle biciclette da vendere successivamente. Il ricavato del progetto è finalizzato all’esclusiva promozione di queste attività.
Inoltre l’officina di via G. della Bella svolge anche il ruolo di punto di assistenza e riparazione delle bici di un altro progetto della Cooperativa Ulisse in questo settore ovvero il progetto “Mille e una bici” in collaborazione con Firenze Parcheggi S.p.A. ormai attivo da una decina di anni e che consente il noleggio di circa 200 biciclette sul territorio del Comune di Firenze.
Come per ogni iniziativa efficace e funzionale, anche per la Ricicletteria di Firenze molto ha contribuito il semplice passaparola tra la cittadinanza. Ormai sono moltissime le persone che conoscono questa iniziativa e che se hanno bisogno di acquistare una bici vengono a cercarla in Via Giano della Bella. I prezzi di queste biciclette “restaurate”, visti i tempi, sono decisamente concorrenziali con il mercato delle bici nuove. In genere si parte dai 40-45 euro in su per una bicicletta da uomo o da donna. Ma si recuperano, e dunque si possono acquistare qui, anche bici per bambini.
“La richiesta, rispetto alla disponibilità – ci spiega il responsabile per la cooperativa del settore bike, Marco Biagini - a è in certi periodi dell’anno talmente elevata che talora occorre prenotare la bicicletta per assicurarsi l’acquisto oppure attendere qualche giorno che nuove bici restaurate giungano da Sollicciano”.
La Cooperativa si rende disponibile anche a ritirare presso il domicilio vecchie biciclette da sistemare, fare riparazioni con materiale riciclato, piccole vendite ad Enti pubblici e/o privati, noleggi per breve/medio/lungo periodo.
Insomma, davvero un bell’esempio che concilia l’impegno per l’ambiente con quello nel campo del sociale.
Chi tra voi fosse interessato potrà trovare maggiori informazioni sul sito della Cooperativa al seguente indirizzo: http://www.cooperativaulisse.it/

L’Assessore alla Mobilità del Comune di Firenze, Massimo Mattei, ha dichiarato lo scorso settembre che negli ultimi 4 anni le bici rimosse dalle strade della città e poi donate alla Cooperativa Ulisse sono state ben 4.863 e che l’amministrazione intende continuare ad incentivare anche attraverso iniziative come questa l’uso della mobilità alternativa per combattere i problemi legati alla viabilità. A conforto di tale impegno, lo scorso novembre il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato all’unanimità una mozione che promuove l’uso della bicicletta ad integrazione del trasporto pubblico.
Oggi sembrano molto lontani i tempi in cui il 13 luglio 1944, a causa degli agguati perpetrati dai partigiani nei confronti delle Forze dell’Ordine, il comandante militare di Firenze, Colonnello Golden, nell’interesse della sicurezza pubblica, con un’apposita ordinanza vietava nella città di Firenze a tutta la popolazione l’uso delle biciclette annunciando che “ i contravventori saranno puniti a termine della legge marziale germanica”.
Ma, come si dice in questi casi, questa, per fortuna, è un’altra storia …
Michele Salvadori

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