- Anno: 2002
- Durata: 75'
- Distribuzione: Lucky Red
- Genere: Animazione
- Nazionalita: Giappone
- Regia: Hiroyuki Morita
- Data di uscita: 09-February-2016
Film conosciuto all’estero come The Cat Returns, prodotto da Studio Ghibli nel 2002, La ricompensa del gatto è stato presentato durante il Future Film Festival nel 2005, sarà distribuito in Italia nelle sole date del 9 e 10 Febbraio attraverso la distribuzione di Lucky Red.
Sinossi: Haru è una giovane ragazza che, un giorno, salva un gatto dall’essere investito da un camion. Da quel momento, una serie di avventure o, per meglio dire, disavventure cominceranno a sconvolgere la sua vita, innanzitutto perché rimane sbalordita per il fatto che il gatto, da lei soccorso, la ringrazia parlandole nella sua lingua. Successivamente scoprirà che colui che ha salvato non è un gatto qualunque: è il principe dei gatti; ciò comporterà il ricevere delle ricompense molto particolari: adatte, cioè, a un felino e non a un essere umano. Il Re dei gatti, inoltre, rapirà la giovane Haru, avvalendosi dell’opera dei suoi servitori, per portarla nel suo regno e darla in sposa a suo figlio. Un aiuto inaspettato giungerà alla protagonista da parte di altri rappresentanti del mondo animale: Baron e Muta, anch’essi dei felini, e Toto, un corvo.
Recensione: Come tutti i film di animazione, anche l’opera di Morita contiene un insegnamento, vuole lasciare un messaggio morale agli spettatori. L’esperienza della protagonista, se pure dolorosa a tratti, mentre per altri si rivela divertente nelle peripezie, appare come un cammino verso la conoscenza di se stessa attraverso il riconoscimento, prima di tutto, del diverso, dell’altro: imparare a conoscersi riuscendo a capire di non essere in un certo modo, di non appartenere a un mondo per poi arrivare ad apprezzare il proprio, la propria esistenza, sentirsi a proprio agio con la propria condizione. La giovane Haru è nel pieno degli anni adolescenziali, un tempo difficile in cui ci si ritrova a crescere senza neanche rendersene conto, in cui i rapporti con l’altro sesso sono complicati e incomprensibili, in cui ci si sente sbagliati e fuori posto. Grazie a questa avventura, reale o immaginaria che dir si voglia, la protagonista potrà affacciarsi alla vita con una nuova prospettiva di visione, relazionandosi con il tempo e con coloro che la circondano in modo nuovo e costruttivo.
L’opera di Morita permette a chi guarda di essere proiettato in un vero e proprio mondo parallelo, come accade anche nell’opera La città incantata di Hayao Miyazaki; anche in questo caso, è un habitat che, se pure dipinto con tinte decisamente non fosche come l’altro, ha qualcosa di sinistro: c’è qualcosa di strano sotto.
Il regista ci presenta un piccolo romanzo di formazione con un tocco particolare perché gli insegnamenti giungono sì dall’esperienza, ma anche dalle parole di un gatto.
Aurora Tozzi