L’introduzione dell’IMU ha determinato un’asimmetria nel trattamento fiscale degli immobili a disposizione e degli immobili locati. Infatti, il reddito derivante dagli immobili tenuti a disposizione è stato escluso dall’IRPEF mentre il reddito degli immobili locati è rimasto assoggettato alla stessa imposta. A dirlo è stato il Ministro Saccomanni durante l’audizione davanti alla Commissione Finanze e Tesoro.
Durante il suo intervento, come ricordato qualche giorno fa su queste pagine, Saccomanni ha anche ribadito la volontà di assicurare maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali (leggi anche Riforma del Catasto, la revisione delle rendite abbasserà le aliquote).
Secondo il Ministro delle finanze ciò “potrà essere realizzato solo attraverso la revisione dell’intero sistema di valutazione del valore patrimoniale e delle rendite degli immobili e condurrà alla perequazione effettiva dei differenziali tra rendite di immobili situati in diversi territori urbani, assicurando una redistribuzione del carico tributario coerente con il valore degli immobili” (leggi anche Nuovo Catasto, ecco i sei punti fondamentali della Riforma).
Infine, ha ricordato Saccomanni, con l’introduzione dell’IMU si è determinato un disallineamento tra potestà impositiva, responsabilità nella gestione del tributo e attribuzione del gettito tra diversi livelli di governo. In altre parole, non è chiaro chi impone l’IMU, chi lo gestisce e come viene ripartito tra Stato ed enti locali.
Tale disallineamento verrà approfondito in sede di riesame della tassazione del patrimonio immobiliare.
Ricordiamo che le proposte di riforma dovranno essere adottate entro il 31 agosto 2013, secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 54 del 2013, e verranno formulate dal tavolo tecnico della cabina di regia sui temi economici … a cui ora passa il pallino del gioco.