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La rimonta del Cavaliere, somiglianze incredibili con il 1994: e se vincesse ancora Berlusconi?

Creato il 20 gennaio 2013 da Candidonews @Candidonews

La rimonta del Cavaliere, somiglianze incredibili con il 1994: e se vincesse ancora Berlusconi?

Il bombardamento mediatico in atto da due settimane, i colpi ad effetto come l’annuncio dell’abolizione IMU e l’incandidabilità di personaggi compromessi come Dell’Utri, Cosentino e Scajola, la pochezza politica del fronte progressista che si divide sulla crisi in Mali e litiga sulle possibili alleanze post-elettorali, il rafforzamento del terzo polo centrista, la presenza di Ingroia che erode consensi a Vendola, tutti questi fattori stanno provocando qualcosa di inimmaginabile solo un mese fa ovvero il recupero del Centrodestra.

Silvio Berlusconi sta operando un nuovo ‘miracolo’. Dopo quello del 1994, a distanza di ben 19 anni, quando tutti lo davano per spacciato, lui, profondo conoscitore della ‘pancia’ degli italiani, si sta lentamente rilanciando.

Incredibili le somiglianze con il 1994. Il Paese in crisi economica, la politica screditata dagli scandali, la presenza di un polo di centro separato da quello di sinistra. Addirittura la strategia della coalizione di centrodestra è simile. Ventanni fa il Cavaliere stipulò una alleanza con la Lega al Nord mentre al Sud si coalizzò con l’MSI, non era chiaro chi fosse il candidato Premier visto che Bossi e Fini si insultavano a vicenda ed il primo non voleva Berlusconi come presidente del Consiglio. Oggi il panorama è lo stesso. Il Pdl al Nord corre con la Lega, al Sud con Grande Sud, la Lega non lo vuole come Premier. Coincidenze che lasciano stupefatti.

Il Berlusconi del ’94, dalla discesa in campo del 26 gennaio alle elezioni del 27 marzo, in sole otto settimane riuscì nell’impresa di mettere assieme Lega e MSI vincendo contro tutte le previsioni, che davano per certo il trionfo della Sinistra di Occhetto.

Visti i sondaggi recenti, che riducono il distacco da 10 a meno di 6 punti, Bersani sembra sempre piu preda della sindrome occhettiana.

Non a caso Luca Ricolfi, su La Stampa, oggi scrive un articolo interessante:

lastampa

Dio ci salvi da una vittoria Berlusconiana, sarebbe la fine dell’Italia. Davvero.


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