La rinascita dell’omosessuale Ruben Garcia

Creato il 23 aprile 2012 da Uccronline

La storia di Ruben Garcia, omosessuale che è riuscito a liberarsi dalla dipendenza del sesso -come racconta-, che ha scelto una vita piena, nella castità, partendo dalle ferite infantili, arrivando alla transessualità e all’omosessualità, passando per la prostituzione e poi fino alla conversione, scatenerà certamente le ire di chi coglie sempre occasione per ricordarci che la vita da omosessuale è sempre la più dolce. Ha condiviso senza tabù il suo percorso complesso in un’intervista rilasciata a “Mission”,  la rivista familiare più diffusa in Spagna senza tabù.

Dice di aver sofferto molto a causa della sua omosessualità, ma ora è un altro uomo: «dietro una persona con inclinazioni omosessuali», afferma, «si nasconde spesso una storia di profondo dolore, una biografia di ferite emotive che a poco a poco portano a rifugiarsi nelle persone dello stesso sesso». Secondo Garcia, che guarda la sua esperienza e la sua storia, «l’omosessualità non è genetica, non viene scelta dalla volontà, ma è un disturbo che nasce da una deprivazione emotiva durante l’infanzia o giovinezza, e da altri fattori comportamentali». Egli spera che le persone imparano ad accettare incondizionatamente i gay e le lesbiche, offrendo loro l’amore e l’affetto di cui hanno bisogno per guarire le loro ferite e magari integrare la loro sessualità in una vita di castità.

Racconta la sua storia, parla di quando a causa della mancanza di affetto dal patrigno ha cominciato a cercare l’affetto che mancava negli altri uomini, arrivando fino al sesso, poi alla prostituzione e alla transessualità. E’ un processo graduale, dice, causato da un’insoddisfazione permanente che si cerca di placare. Ma eri felice? «Allora avrei risposto di sì, perché nell’ambiente gay è vietato dire il contrario», ma la verità è che si sentiva solo, con un vuoto enorme. «La Chiesa cattolica», dice, non lo ha mai discriminato ma anzi, «apre le sue porte a tutte le persone senza eccezione». Dopo la conversione è riuscito a liberarsi dalla dipendenza dell’istinto sessuale. «E’ un falso luogo comune», dice, «affermare che la promiscuità sessuale ti rende libero e la castità ti rende represso. E ‘esattamente l’opposto». Attualmente appartiene al gruppo “Courage Latino”, dove molti gay e lesbiche condividono le loro esperienze di una vita rinata.

Antonio Tedesco


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