Prologo
Un mese fa doctor di base mi fa visitar da doctor specialista, che mi prescrive risonanza. Inizio a balbettare e dire ma dove, nel tunnel, chiusa, come, quando, quanto dura? Doctor specialista mi risponde lapidario: prendi 20 gocce di lexotan prima di andare e non se ne parli piu. Io riattacco, dicendo sempre piu parole al minuto, no, perchè devo prendere un ansiolitico, non ho mai preso un ansiolitico, è proprio necessario l'ansiolitico?
Doctor specialista ride, mi accompagna nella stanza da doctor di base (sono tutti ggiovini i miei doctor) e sghignazzando gli fa: c'ha paura della risonanza ma non vuole prendersi un calmante. Buahhaha, ride anche l'altro, e dice questa è la prima volta che mi capita, c'hai l'ansia da ansiolitico. Ridono, loro.
Decreto che al massimo prenderò delle gocce di valeriana, io non accetto di dover prendere dei calmanti (mai presa neanche una goccia finora) per fare un esame. Ce la posso fare ce la posso fare. Ieri dopo il prosecco e l'ingozzamento di arachidi me ne torno saltellante a casa con l'orchidea in mano (grazie Fra) e mi dimentico di comprare la valeriana.
I ATTO
Stamattina mi sveglio tipo all'alba, mi deprivo del piercing, delle lenti e mi avvio 2 ore prima al patibolo. Mi rilasso, penso ad altro, poi mi chiamano, mi deprivo degli ultimi oggetti metallici, poi mi deprivo pure degli occhiali e quindi non dovrei vedere piu un cazzo, ma lei la vedo, la navicella spaziale futuristica che mi attende.
Appena guardo l'aggeggio dico al camice con le converse ai piedi "Ma poi mi venite a liberare?", e mi risponde " No, di solito li segreghiamo." Mi porge dei tappi per le orecchie arancioni fosforescenti, mi stendo nella navicella e mi piomba addosso un'imbracatura tale che mi convinco mi stanno per spedire nello spazio. Mi cago sotto, ma il camice mi dà in mano una pompetta e mi dice "se non ce la fai, suona l'allarme che ti tiriamo fuori".
II ATTO
Parto nello spazio e inizia una specie di concerto tecno, unz unz, tengo in mano la pompetta e mentre il rave inizia nella navicella spaziale mi viene anche l'ansia da pompetta, la tengo in mano con piu grazia possibile, perchè penso metti che per sbaglio la stringo, suono l'allarme, questi escono, mi liberano e poi gli dico che ho sbagliato. Oddio, c'ho l'ansia della pompetta. Unz unz. Poi mi tranquillizzo, mentre sento una specie di martelletto che mi rimbomba in testa finalmente mi tranquillizando, pensando ma tanto cosa può succedere. Ed ecco che all'improvviso la mia mente figura lo scenario catastrofico : il tipo che mi fa la risonanza ha un malore e sviene, in questa stanza super vietata in cui nessuno può entrare quanto ci metteranno ad accorgersene e quando mi libereranno?My god.
Intanto mentre spero che il camice stia bene e non mi abbandoni nel tunnel psichedelico, il tempo passa, io lascio la pompetta e poi finalmente mi rilasso con la musica tenco. Egli mi viene ad aprire sorridente e mi fa "hai visto che non era niente di così brutto?" No, infatti. Se sapesse che ho immaginato il suo malore, forse si darebbe una bella grattatina, emh.
EPILOGO
Rientro nello stanzino per prendere le mie cose, per rimettermi il reggiseno, tutta fiera di me che non ho suonato la pompetta e non ho preso manco la valerina e mentre faccio per levarmi di fretta frettissima la maglia a collo alto, con le braccia all'aria do una manata memorabile contro lo spigolo l'armadietto metallico. Lancio un'imprecazione e me ne vado con un buchetto rosso e un bozzo viola sulla mano.
Missione compiuta, i survived.
So, that's it.
Magazine Talenti
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