Il sacrificio in amore è necessario
Tratto da un romanzo di Nicholas Sparks, La risposta è nelle stelle è un prodotto che si lascia guardare fino in fondo, pur non provocando la benché minima emozione. Romantica, ma priva di commozione, la vicenda che vede protagonisti Luke e Sophia si trascina in modo banale per 140 minuti di inutile svolgimento.
Luke è un asso del rodeo nel North Carolina, mentre Sophia è una studentessa di arte moderna che sta per partire per uno stage a New York. I due si incontrano e si innamorano, ma i loro universi sono profondamente differenti. Ci vorrà l’intervento dell’anziano Ira, con una grande storia d’amore alle spalle, per far capire loro quanto sia importante il sacrificio in amore.
Non si è di fronte al film più brutto dell’ultima stagione cinematografica, tuttavia La risposta è nelle stelle appare convenzionale e banalmente sviluppato. Il confronto tra le generazioni che addolcisce e allunga il brodo in cui sono invischiati Luke e Sophia e il raffronto tra presente e passato appare come un mero pretesto piuttosto che un intreccio narrativo valido. Difatti la storia d’amore tra l’anziano Ira e l’artista Ruth è debole e si fa ben presto irritante, nonostante esibisca qualche attinenza con l’amorosa liaison tra Luke e Sophia. E proprio quest’ultima è molto più strutturata, meno invadente e meno sdolcinata del previsto; cosicché il pubblico si ritrova a osservare una vicenda d’amore normale e un lunghissimo flashback “strappalacrime” e diversamente interessante.
Proprio per questo motivo il film diretto da George Tillman Jr. è difficilmente digeribile e, nonostante ci provi progressivamente, non provoca nessuna emozione tangibile. Le rinunce per inseguire il vero amore (ripagate da un karma oltremodo positivo), gli sguardi languidi in favore di macchina e il pericolo che si nasconde dietro un’insana passione sono gli elementi che corroborano la pellicola.
La risposta è nelle stelle è inutile, privo di mordente e di emozione; un film che si lascia guardare in modo disinteressato. Un prodotto in cui la commozione tace, in cui le lacrime faticano a uscire dal condotto lacrimale, fermandosi appena prima di lambire la guancia della spettatrice (qui il femminile è d’obbligo) seduta in sala.
Uscita al cinema: 4 giugno 2015
Voto: **
