Nel pomeriggio erano arrivate alcune reazioni sparse dai presidenti delle società. Il presidente del Palermo, Zamparini, che in passato aveva affermato “si dividono il malloppo” quando solo la sua società e il Chievo votarono contro i criteri di ripartizione – Fiorentina e Napoli astenute -, rafforza la sua posizione e non nasconde la sua soddisfazione per l’intervento dell’Autorità: “Certe società tengono in pugno la Lega grazie al consenso creato dalla ripartizione. Ma e’ possibile che in Premier League il 25% dei diritti siano divisi in base al rendimento di una squadra nell’ultima stagione, mentre qui si tenga conto di tutte le stagioni di serie A dalla seconda guerra Mondiale in poi?”. “Ho appena sentito Campedelli del Chievo”, ha concluso Zamparini, “e abbiamo concordato che e’ un passo giusto. Peccato che l’Antitrust non abbia deciso a chi affidare la ripartizione”.
Decisamente allineato con le posizioni della Lega è, invece, apparso Claudio Lotito che nel pomeriggio aveva dichiarato “Si tratta solo di una segnalazione che tra l’altro interviene su un provvedimento antecedente alla legge delega. La Lega non si sente lesa in alcun modo e queste ‘osservazioni’ non censurano alcunche’. Come in tutte le istituzioni democratiche c’e’ sempre una maggioranza e un’opposizione e ricordo che tutte le delibere assunte dopo il decreto 2008 sono state prese con la maggioranza dei due terzi”.