Intensificare i controlli contro l'immigrazione clandestina proveniente dalla Tunisia.
Questo è quanto ufficialmente ha dichiarato il nostro ministro degli Interni, Roberto Maroni.
A supporto di questa dichiarazione il ministro ha citato gli accordi esistenti da tempo tra Italia e Tunisia e già in atto da lungo periodo.
E' chiaro che nessuno intende favorire la clandestinità, anche a favore delle stesse condizioni di vita e di lavoro degli immigrati , che devono avere un minimo di certezze quando mettono piede nel nostro Bel Paese,ma in questa circostanza(la rivolta del gelsomino) potrebbero esserci persone che richiedono, e magari con urgenza, pena la propria incolumità, lo stato di rifugiato politico.
L'Italia invece risponde, ancora una volta, innalzando un muro e fingendo di non vedere e di non sentire.
Questa è la nostra solidarietà.
La stessa che abbiamo praticato quando abbiamo inviato nelle famigerate carceri libiche quegli immigrati in fuga, provenienti da Eritrea, Etiopia etc.. ,che tentavano di sbarcare a Lampedusa.
Il nostro capo del Governo, infatti, aveva preso accordi allora con il colonnello Gheddafi in cambio di petrolio, gas et similia.
Insomma merci in cambio di uomini.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)