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La rivolta delle giunchiglie

Creato il 29 marzo 2012 da Sandra
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIENarcissus Jounquillabulbosa a fioritura primaverile

Primavera 1848. Anche a Modena fioriscono le giunchiglie, questi delicati ed effimeri fiori dai colori emblematici: il bianco e il giallo, i colori dello Stato Pontificio e di quel papa, Pio IX , che nei primi anni del suo pontificato aveva dimostrato una certa apertura nei confronti delle richieste di libertà dei propri sudditi arrivando a promettere la Costituzione, concessa poi il 14 marzo di quell'anno.E' con una giunchiglia all'occhiello che un folto gruppo di studenti 


si riunisce al Caffè Sandri, al Portico del Collegio, qui sotto a sinistra in una foto attuale.LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE
Al numero civico 116 di via Emilia, lo storico caffè, noto per essere uno dei più belli d'Italia, ha resistito fino al 1859. Divenne poi Caffè Nazionale e tale rimase, molto amato dai modenesi, fino alla definitiva capitolazione nel 1980. Ora vi ha sede una notissima e multinazionale marca di abbigliamento.

LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE"Il Caffè Nazionale"Olio di M. Molinari-1957


Con una giunchiglia bianco-gialla all'occhiello hanno sfilato per le vie della città, urlato sotto il Palazzo del Duca, chiesto a gran voce maggiore libertà e l'istituzione di una  Guardia Civica armata.

LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE
Sono riuniti al caffé e gli animi sono eccitati, speranzosi....
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE
.... entra un drappello di Dragoni del Duca, il corpo militare addetto all'ordine pubblico in città, li sorprende, li avverte, li minaccia....e schiaffeggia  qualcuno usando la sciabola "di piatto".
Poi se ne vanno.a- Esercito estense: granatiere e guardia d'onore.
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE
Francesco IV, "il tedesco",rimesso sul trono del Ducato di Modena dopo la parentesi napoleonica,                                               b-Francesco IV d'Austria -Este
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE
c-Lo stato estense , carta del 1857già nel 1820 aveva emanato un editto per dichiarare colpevole di lesa maestà chiunque tramasse il sovvertimento dello stato, reato che prevedeva la confisca dei beni e la morte. Il 17 ottobre del 1822 era stato ghigliottinato don Giuseppe  Andreoli. Il 26 maggio del 1831 era toccato a Ciro Menotti  e Vincenzo Borelli, impiccati nei pressi della Cittadella. Questo solo per nominare i più noti. 
Nel '48 sul trono c'era Francesco V, il figlio del "tedesco", e sarebbe stato l'ultimo Duca.Era iniziato tutto la mattina del 19 marzo, durante il passeggio della domenica lungo i viali delle mura: gruppetti di patrioti con coccarda bianca e gialla all'occhiello avevano iniziato a distribuire mazzetti di giunchiglie ai passanti al grido di "viva la libertà". Erano arrivati i dragoni a cavallo a sciogliere la manifestazione distribuendo "piattonate" con la sciabola a destra e a manca e mandando tutti a casa...a parte il gruppetto del caffè Sandri. C'erano Giuseppe Malmusi, Camillo Fontanelli, Carlo Bertacchini,...il giorno dopo , sotto le finestre di Palazzo Ducale
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE





a chiedere a gran voce Costituzione, Guardia Civica, allontanamento delle truppe austriache...
Intanto giungevano gli echi delle insurrezioni a Milano, a Venezia,...

I rivoluzionari delle giunchiglie ottennero l'istituzione della Guardia Civica (ma disarmata) e nulla più.
Per la libertà si dovrà attendere  l'11 marzo 1860.***Con la mostra "Eroiche visioni. Storie di duchi e patrioti" Modena conclude la lunga serie di belle iniziative organizzate per i 150 anni dell'Unità d'Italia.La rivoluzione delle giunchiglie è un episodio poco conosciuto da me riscoperto grazie alla partecipazione al Trekking urbano: passeggiata, con guida, per le vie del centro sulle tracce del risorgimento modenese.Le immagini contrassegnate come a, b e c si trovano nel secondo volume di "Storia illustrata di Modena", il cui autore Luigi Amorth è stato mio professore di lettere e storia alle magistrali.
LA RIVOLTA DELLE GIUNCHIGLIE

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