L’ onda lunga delle rivolta che, nel corso di queste settimane, ha interessato tutta l’ Africa settentrionale ( salvo il solo Marocco), ha palesato l’ inadeguatezza degli organi politici per quel che riguarda la gestione diplomatica della tensione innescatasi nel mediterraneo. La corsa agli appelli di pace e alla non belligeranza, che si sono rincorsi in queste ore, rivelano un fondo di sottile ipocrisia. Infatti è dal dopoguerra e, quindi, dalla decolonizzazione che paesi come l’ Algeria, la Libia, l’ Egitto, non hanno mia avviato processi di democratizzazione delle proprie isituzioni politiche e di modernizzazione dei settori strategici della società civile ( infrastrutture, servizi, tecnologie, scuole, strutture sanitarie). Un immobilismo da imputare all’ integralismo e al fanatismo politico – religioso dei paesi arabi. Certamente. Ma anche agli appetiti egoistici e irrefrenabili delle grandi multinazionali europee in campo energetico, minerario, tecnologico. Sono loro le reali forze dominanti in tutta l’ Africa. Sono sempre loro a disporre, per conto dei governi europei, americani ed asiatici, l’ assetto politico ed economico dei paesi africani. Con la connivenza, naturalamente, della casta politica locale. Ed è all’ interno di questa logica che possiamo comprendere il perchè delle enormi ricchezze accumulate da leaders come Gheddafi o Moubarak. Una ricchezza sulla quale, come una macchia opprimente, grava l’ insaziabile fame del capitalismo europeo e mondiale. Povertà, fame, anafalbetismo, strutture socio – economiche obsolete ed oscurantismo culturale e religioso costituiscono la ricetta esplosiva deflagrata nella violenza, negli scontri e in una sanguinosa guerra civile che si sta per consumare in Libia. Le masse popolari, riversatesi nelle piazze, ci informano che è in atto un processo al quale, credo, mai prima di oggi si era assistito all’ interno del mondo islamico. La folla rivoltosa ha un’ indentità ben precisa: ed è quella di un popolo che chiede pane, riforme, stabilità. Chiede qualcosa che gli attuali regimi africani, fondati sull’ autocrazia politica e religuiosa non sono mai riusciti a garantire. Insomma è una società, quella islamica, che con disperazione sta tentando di divincolarsi dalle maglie ingarbugliate di assetti politici che da decenni non hanno offerto che paura, integralismo, lassismo istituzionale e burocratico. Ciò di cui siamo testimoni potrebbe apparire come uno dei cambiamenti più profondi ed epocali per la storia del mondo islamico: il rovesciamento di un intero universo nel quale ci si è identificati per generazioni. Ma su queste rivolte incombe un’ inquietante riflessione: la mancanza in questi moti rivoltosi di una forma di organizzazione, seppur primitiva. Di un gruppo intellettuale in grado di orchestrarle e di dare loro forza ed incisività. Si rischia, in ultima analisi, di seppellire con sabbia rovente la neonata lotta delle nuove generazioni arabe contro quel mondo ereditato dai loro padri.
Magazine Politica
Potrebbero interessarti anche :
-
Liberi un giornalista e un attivista dei diritti umani nello Swaziland
-
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
-
Facebook apre una sede regionale per l'Africa a sud del Sahara in Sudafrica a...
-
Il doppio fronte operativo in Afghanistan. Al via “Azm” la nuova offensiva di...
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Da Londra un nuovo test per individuare rapidamente il contagio dal virus...
Un nuovo esame del sangue riesce a rivelare in pochi minuti, invece di ore se non di giorni, se si è contagiati dal virus ebola, perché bastano poche gocce di... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
I molti modi di tagliare la testa
In attesa di sapere se gli attentati di ieri abbiano avuto qualche coordinamento o siano invece frutto di un magmatico mondo arabo che risponde a... Leggere il seguito
Da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
L’Egitto al centro della lotta anti-jihadista
Il 16 febbraio scorso il Ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian si è recato al Cairo per firmare l’accordo per la vendita di una Fregata e 24... Leggere il seguito
Da Geopoliticarivista
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Premio Chiara alla Carriera 2015 a Daniel Pennac: lo scrittore francese al Teatr...
E’ stato annunciato questo pomeriggio durante il corso della conferenza stampa il vincitore del Premio Chiara alla Carriera 2015: lo scrittore francese Daniel... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...
Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito
Da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ