La rivoluzione nella moda ha un nome?

È da un po' di tempo che mi é sorta in mente una domanda: quale griffe al giorno d'oggi è innovativa?
Dior Homme? Lo ieratico Rick Owens, che propone i suoi uomini in tunica?
Non conosco così nato la moda per guudicarli: non ho la benchè minima idea dell'opera del leggendario Slimane, tuttavia mi sono formato un'idea.
Pensiamo all' ancor più leggendaria Coco Chanel. Lei ho stravolto la moda, rendendo molto più libere le donne, é stàta un simbolo dell'emancipazione femminile. ma c'è una differenza tra quello che ha fatto Chanel e Owens. Lei, infatti, creava capi indossabili! E ditemi che non è niente. Io, onestamente, non andrei mai in giro in tunica.


Non sto sposando la tesi di Armani, che ha criticato Prada l'anno scorso, polemizzando che i capi di Miuccia fossero inindossabili. Quello che dico è che una rivoluzione nel modo di vestire non deve essere solo teorizzata sulle passerelle, ma messa in pratica nella vita reale.
Sto forse invocando la venuta di un nuovo "messia" della moda? No, perchè sarà un cambiamento nei costumi e nella società a tirarne uno nel modo di vestire.
Profetizzo, piuttosto, che, a mio modesto parere, Rick Owens nei libri di storia della moda non lascerà grandi tracce: lo si potrà riconoscere come un visionario anzitempo, quello sì.
Vorrei, però rimanere concreto e farvi qualche esempio.
Sbaglierò? Forse. Dl resto non è neanche detto che un cambiamento nel modo di vestire sia legato a un solo nome. Potrebbe essere qualcosa di graduale. Eppure ci provo: per quanto riguarda la moda da donna si potrebbero citare tutti i marchi che hanno creato delle nuove silouette: McQueen, Cèline e il suo minimalismo... ma fino a quando rimarranno?
Gabriele Colangelo ha rinsaldato il legame moda-arte, sposato la moda concettuale, in un modo totalmente nuovo, con le lavorazioni totalmente particolari dei suoi abiti, che però rimangono mettibili. Attendiamo speranzosi un' incursione nel menswear.

Poi c'è lei: Miuccia Prada. Sempre diversa: va il minimalismo e lei fa tutto il contrario, va di moda la donna in carriera e tira fuori i fiori. Come scordare lo zainetto in Nylon? Forse non cambierà il nostro modo di vestire (sento un coro di puttanone parvenue vestite alla Marini  eleganti signore della Roma bene che urla: Sticazzi!  Poffarbacco non ci importa!), ma rimane l' unica sempre geniale e diversa.

Io non ci capisco tanto di storia della moda, lo ripeto, quindi non azzarderò una lista, ma credo che chi è riuscito a portare lo "street style" in passerella abbia fatto tanto. Si chiami McQueen o Slimane, e con questo finisco.
Immagino che la lettura di questo orrido flusso di coscienza meriti che almeno io faccia le condoglianze a chi è arrivato fino in fondo. Ditemi che ne pensate, pronto a plasmare la mia idea sulla vostra come quei poveri coglioni che credono pasti una tshirt con scritto D&G per essere alla moda mercurio in un termometro!