Il segretario della Fisascat Cisl, Aurora Blanca, ribatte a Filcams e Uiltucs sui contratti di solidarietà difensivi e chiede la riapertura del negoziato per evitare disparità di trattamento tra i lavoratori.
“Quella dei contratti di solidarietà difensivi presso l’istituto di vigilanza La Ronda è una soluzione pasticciata, iniqua e poco trasparente, per questo consideriamo incomprensibile e non condivisibile la posizione di Filcams e Uiltucs”. Lo afferma il segretario generale della Fisascat Cisl Basilicata, Aurora Blanca, che fa proprie le perplessità espresse dai lavoratori, nel corso di due assemblee molto partecipate, sul verbale di accordo siglato nei giorni scorsi, evidenziando di non aver firmato l’accordo su unanime mandato ricevuto dai propri iscritti.
“Siamo favorevoli in linea di principio ai contratti di solidarietà, in particolare quelli espansivi, purché siano fondate le ragioni e chiare le modalità di attuazione. In questo caso, invece, il ricorso ai contratti di solidarietà presenta gravi lacune perché interesserà solo una parte dei lavoratori, 100 su 274 addetti, secondo una singolare interpretazione del concetto di solidarietà, e perché, a differenza di quanto prescrive la legge, non sono precisati i criteri di attuazione dello strumento, col risultato che Filcams e Uiltucs delegano di fatto alla società il compito di stabilire, con criteri del tutto discrezionali, chi sarà coinvolto dai contratti di solidarietà e chi no”.
Inoltre, aggiunge Blanca, “il ricorso ai contratti di solidarietà difensivi è in palese contraddizione con il fatto che l’azienda in questo periodo, in alcuni casi, chiede addirittura lo straordinario per fare fronte alle proprie necessità organizzative”. Il segretario della Fisascat rivendica la riapertura del negoziato e la messa in discussione di un accordo che “presenta forti iniquità, anche in ragione del fatto che quello siglato da La Ronda, Filcams e Uiltucs non è stata un’ipotesi di accordo da suggellare col voto democratico dei lavoratori, ma un verbale di accordo a tutti gli effetti immediatamente esecutivo”.
“Non ci anima alcuna preclusione ideologica nei confronti dell’istituto La Ronda, men che mai verso la sua dirigenza, tuttavia – avverte il segretario della Fisascat – se non ci fossero margini per modificare in modo sostanziale l’accordo secondo la volontà espressa dalla gran parte dei lavoratori nelle assemblee promosse dalla nostra federazione, ci vedremo costretti a mettere in campo tutte le azioni e gli strumenti previsti dalla legge per contrastare nel metodo e nel contenuto un accordo che danneggia i lavoratori e crea inaccettabili disparità di trattamento”.