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La rosa dei venti

Creato il 22 dicembre 2011 da Spaceoddity
Non si chiede a un uomo perché pianga: in quel momento un uomo vien fuori da sé stesso e non vorrebbe. Non aiutare un uomo così: comincia col dimenticarlo, col fingere di non vederlo, stringilo a te e basta. Semplicemente basta.
La rosa dei ventiDa un po' non taccio, mi affievolisco. Come la donna di Hoffmann che muore cantando. I venti vanno e io sto a guardarli e mi chiedo s'è vero che seguano quelle traiettorie, perché io non so mai dove finiscano, che premura abbiano di trafiggermi e vilmente scappare.
Orfano di un futuro, aspetto un alibi dal passato. Ma è passato questo presentarsi improvviso, irrequieti senza mai vacillare al cospetto di una rosa? Cionondimeno, epifania fuggiasca, quel vento incolore porterà due dita di ragioni a offuscarti la vista, ad accendere i roghi e soffocare i fuochi.
Out, out, brief candle!
Questi i patti: estinguersi o bruciare. Però quando ho scelto non sapevo del vento tra le rose, che porta via la cenere, né delle scintille, fioche allusioni a ciò che non vedi. E non hai che girasoli distesi e strabici.

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