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La rosa selvatica – Jennifer Donnelly

Creato il 09 settembre 2015 da Ilariagoffredo

Ciao a tutti amici,

l’estate è quasi finita ma se siete ancora sotto l’ombrellone non può mancare un bel libro.

LA ROSA SELVATICA

Jennifer Donnelly

Sonzogno

gg

Trama

Londra, 1914. In seguito al tragico incidente sulle vette del Kilimangiaro, l’anticonformista e caparbia scalatrice Willa Alden taglia i ponti con il proprio passato e con Seamus Finnegan, l’uomo che l’ha salvata e che a lei è unito dalla passione per le imprese più estreme. Eroe delle esplorazioni polari, Seamus cerca di rifarsi una vita a Londra, provando a dimenticare quella donna che l’aveva sedotto, mentre Willa si rifugia in un angolo remoto del Nepal da cui contemplare e fotografare le cime dell’Himalaya per la Royal Geographical Society. Finché un evento improvviso la richiama a Londra, una città in fibrillazione per le tensioni che precedono la Prima guerra mondiale, dove Max von Brandt – l’enigmatico alpinista tedesco conosciuto in Nepal da Willa – è riuscito ad affascinare i salotti dell’élite e a carpire i segreti dei più influenti uomini politici. L’inatteso incontro tra i tre darà inizio a una serie di avventure che li porterà di nuovo a viaggiare, persino in Egitto e Siria al fianco di Lawrence d’Arabia, in un vorticoso succedersi di colpi di scena e sentimenti che intrecceranno sempre più saldamente i loro destini. Esploratori, furfanti, criminali, spie e alta società. Le vette incontaminate dell’Everest, Londra e il deserto del Nord Africa.

L’autrice

jennifer-donnelly

Jennifer Donnelly (16 Agosto 1963) è una scrittrice americana.

La Donnelly è nata a Port Chester, New York . I suoi bisnonni paterni emigrarono da Dublino, Irlanda allo stato di New York e si stabilirono nella Adirondack regione dove la nonna lavorava in un albergo sul Big Moose Lake. Ha frequentato l’università di Rochester, laureandosi in Letteratura Inglese e Storia europea.

Tornò a New York all’età di 25 anni. Il suo primo libro è stato pubblicato da Atheneum nel 2002: Humble Pie, un libro illustrato dall’illustratore veterano Stephen Gammell. Nello stesso anno ha anche pubblicato il suo primo romanzo, il prodotto di dieci anni di lavoro, I giorni del tè e delle rose (Thomas Dunne, 2002). Si tratta del primo libro di una trilogia; è ambientato nell’East End di Londra nel tardo 19 ° secolo, con legami con la storia di Jack lo Squartatore. Il secondo libro, Come una rosa d’inverno, prosegue il racconto, seguendo la famiglia Finnegan e i personaggi correlati da Londra all’Africa, alla California. Il terzo romanzo della serie, La rosa selvatica, segue i personaggi da Londra alla vigilia della prima guerra mondiale in Arabia nel 1918.

Il romanzo A Northern Light è il più grande successo di Donnelly fino a oggi. Si basa sull’omicidio di Grazia Brown nelle montagne Adirondack nel 1906. Nel 2004 A Northern Light ha vinto la Carnegie Medal per libri per bambini e giovani-adulti pubblicati in Gran Bretagna, in cui è stato intitolato A Light Gathering. Negli Stati Uniti ha vinto il Los Angeles Times Book Prize per la letteratura giovane.

Il suo secondo romanzo young adult, Revolution, è la storia di due adolescenti nell’attuale Brooklyn e a Parigi durante la Rivoluzione francese, le cui storie si intrecciano.

Donnelly attualmente vive a New York, Hudson Valley con il marito, la figlia e tre cani.

Recensione

Io AMO i libri come questo: i libri in cui la precisione dei dettagli storici è importante tanto quanto la storia narrata. L’attività di documentazione è stata senz’altro impegnativa ma ha dato frutti fantastici, perché l’autrice riesce a far respirare al lettore in maniera efficace atmosfere diverse del secondo decennio del Novecento: dall’uggiosa Londra alla vastità della regione dell’Everest, dalla confortevole campagna inglese al rovente deserto arabo.

La storia intreccia le vite di personaggi conosciuti nel primo e secondo libro della trilogia (che ho recensito rispettivamente qui e qui), personaggi a cui il lettore è ormai affezionato. Tuttavia se una persona che non ha letto i capitoli precedenti dovesse trovarsi tra le mani questo libro, potrebbe tranquillamente leggerlo, comprenderlo e apprezzarlo.

Certe volte, soprattutto verso metà libro, si ha l’impressione che ci sia un po’ troppa carne sul fuoco: una rete spionistica da sgominare, un omicidio su cui indagare, persone da proteggere, e poi bambini scambiati alla nascita, intrighi politici, tradimenti amorosi e molto altro, tuttavia man mano che si avanza nella lettura i nodi vengono al pettine e si sciolgono da soli senza forzature o intoppi nella trama. Inoltre secondo me, tra tutti i personaggi maschili della trilogia, Seamus Finnegan è il più riuscito, il migliore dal punto di vista umano, e nonostante i tradimenti il più onesto. La protagonista femminile invece, Willa Alden, è così tempestosa, indomita e indipendente da ricordare proprio una rosa selvatica.

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L’autrice è abile anche nel saltare le parti noiose dello sviluppo di una vicenda senza far apparire la narrazione mutilata e, al contrario, anche nel svelare dettagli che si riveleranno importanti ma che appaiono in scene apparentemente secondarie.

Un bel libro di spessore storico che non può mancare nella libreria di chi ha letto I giorni del tè e delle rose e Come una rosa d’inverno.

Valutazione:

5


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