E si, la ruota del tempo gira e già mi rendo conto che tra breve ci sarà un altro compleanno, il mio.
Come lo festeggerò? In armonia, tirando le somme di un anno che mi ha vista rinascere al senso della completezza, dell’innamorarsi di sé, di trovare il “centro di gravità permanente” in me stessa.
Si, mi è capitato anche di imbattermi, di nuovo, di recente, nell’amore, ma per me non era il sentimento che aspettavo, e, pur con un sospiro di rammarico, ho sorriso e detto “No, grazie” a chi con gentilezza mi offriva questo dono, che, purtroppo, sentivo di non ricambiare. Dico purtroppo perchè mi rendo conto che è difficile ormai per me innamorarmi e vivo queste occasioni come regali che la sorte mi offre, ma per innamorarsi occorre essere in due.
Non mi sento sola, però: nel mio percorso di vita personale sono andata oltre questo concetto…io mi sento come un cerchio perfetto, un Uno, e nell’amore non cerco il completamento di ciò che mi manca, ma l’unione di 1+1 …lo troverò, non lo troverò… chissà…ho già tante cose di cui essere felice, e grata al destino…per esempio…
Il reiki che è entrato nella mia vita da settembre e che sta diventando importante per l’elevazione spirituale, il lavoro e il ritrovato slancio nella professione di mediatrice culturale, gli affetti, a partire da mia figlia e i miei micetti, le mie numerose amiche (compresa quella che mi guarda da lassù) e le passioni per tante cose, l’ultima è la biografia della poetessa Emily Dickinson che mi sta prendendo tanto e di cui presto vi parlerò in un post, contateci… :D
E così, per festeggiare questa settimana di bilanci pre-compleanno, ho scelto due poesie – due autori a me carissimi – che mi sembrano adeguate al mio momento personale, una è di Emily Dickinson e si intitola “Non posso essere sola”, l’altra di Federigo Garcia Lorca, “La Rosa Solitaria” (Rosa è il mio nome).
Un abbraccio a tutti dal vostro Angelo e … godetevi i versi, dopo tante parole !
Non posso essere sola,mi viene a visitare
una schiera di ospiti,
non sono registrati,
non usano la chiave,
non han né vesti, né nomi,
né climi, né almanacchi,
ma dimore comuni,
proprio come gli gnomi,
messaggeri interiori
ne annunciano l’arrivo,
invece la partenza
non è annunciata, infatti
non sono mai partiti. EMILY DICKINSON
Quando si schiude al mattino è vermiglia come il sangue.
La rugiada non la sfiora per timore di scottarsi. A mezzogiorno, già aperta, è dura come il corallo. Il sole s’affaccia ai vetri per vederla sfolgorare. Quando sui rami principiano i passeri i loro canti e viene meno la sera fra le violette del mare, diventa bianca, d’un bianco simile a guancia di sole. E quando la notte intona Il bianco corno metallico, mentre le stelle avanzano e si dileguano i venti, essa su un filo di tenebre a poco a poco si sfoglia… Es la rosa solitaria. (Federico Garcia Lorca)