La Russia compra i voti per l'Expo-2020 nelle isole del Pacifico

Creato il 27 agosto 2013 da Matteo
Il mercato delle sovranità. Ingrosso, dettaglio, self-service
Come va la compera di voti degli stati nani per il nuovo mega-progetto dell'"EXPO-2020" a Ekaterinburg [1]
24.08.2013
Dice il vero chi dice che il tempo della superpotenza degli USA se ne va: la Russia occupa una nuova importantissima zona di interessi geopolitici. C'è YouTube, ci sono gli U2 e c'è la JUČTO. Chiederete: JU – cosa? [2] Così vi risponderemo: sono i piccoli stati isolani della parte meridionale dell'Oceano Pacifico [3]. Proprio i loro voti possono inclinare il piatto della bilancia a favore della città di Ekaterinburg in qualità di sede dell'esposizione universale "EXPO-2020" nel 2020. E' molto importante per la Russia, in particolare dopo l'Olimpiade e il campionato del mondo di calcio.
Per questi voti la Federazione Russa è pronta a fare sacrifici prossimi per dimensioni al nutrimento dei partiti e dei regimi fratelli in vari paesi esotici con climi tropicali e subtropicali ai tempi del CC del PCUS.

Sul perché gli aborigeni mangiarono Cook la scienza tace
"La carta stradale per i voti dei paesi della parte meridionale dell'Oceano Pacifico" – così enigmaticamente suona il titolo del documento preparato nel sottosuolo dell'apparato burocratico del Ministero degli Esteri della Federazione Russa. Come se si trattasse delle carte segrete del capitano James Cook, che solcò queste ampiezze dell'Oceano Pacifico e in seguito ebbe la morte dagli indigeni, cosa che trovò il suo riflesso nella canzone di V.V. Vysockij [4] "Un enigma scientifico o Perché gli aborigeni mangiarono Cook [5]".
Per noi l'enigma è più complesso: per cosa vanno i soldi da fonti "extra-budget", come con la pudicizia di Al'chen [6] si sottolinea nel documento?
…A primavera, quando nell'Emisfero Meridionale è autunno, una delegazione del comitato organizzativo per il sostegno alla candidatura della città di Ekaterinburg in qualità di candidata al diritto di tenere l'"EXPO-2020" visitò una serie di isole della parte meridionale dell'Oceano Pacifico per rafforzare la collaborazione e garantirsi il sostegno alla candidatura di Ekaterinburg nella votazione a novembre a Parigi alla 154.a sessione dell'Assemblea Generale dell'Ufficio Internazionale delle Esposizioni (BIE) [7].
La psicologia isolana si rivelò molto vicina a quella imperiale: se arriva un uomo bianco su una grande nave – bisogna fare scambi. In precedenza davano merce locale in cambio di perline, mettiamo. Adesso i voti per Ekaterinburg si scambiano con cose più serie: comunque il progresso non si ferma.
Dai tempi dell'"oro del partito" e dei popoli fratelli continuamente in lotta per la propria liberazione cose più serie si possono considerare risorse e servizi finanziari (sotto forma di specialisti). Per esempio, come consegue dalla lettera del direttore del terzo dipartimento per l'Asia del Ministero degli Esteri della Federazione Russa A. Tatarinov indirizzata al direttore generale del comitato per la richiesta dell'"EXPO-2020" Ė. Bugulov, il Ministero degli Esteri russo ritiene opportuno soddisfare la richiesta della Repubblica di Vanuatu di una collaborazione finanziaria nella misura di 40 mila dollari USA. In cambio di queste "perline" la Repubblica di Vanuatu è pronta a sostenere la domanda della Russia per lo svolgimento dell'"EXPO-2020" a Ekaterinburg. Sono indicati anche i requisiti bancari per il trasferimento dei mezzi finanziari su un conto dal nome caratteristico "Rafforzamento delle missioni transoceaniche".
Un momento importante, prima che ci immergiamo nelle operazioni di scambio: la maggior parte di questi contatti con la leadership isolana sono stati elaborati dai funzionari russi ai tempi in cui si conduceva la ricerca degli stati pronti a riconoscere l'indipendenza di Ossezia del Sud e Abcasia.
Biglietti + diaria. E Dvorkovič per dessert
Gli oggetti di commercio cambiano da uno stato isolano all'altro. Alle Figi l'aiuto finanziario (livello dei contatti – il premier Dmitrij Medvedev e il ministro degli Esteri Sergej Lavrov). Con il regno di Tonga ci sono alcune complessità: si richiede un rapporto supplementare al re Tupou VI. Questi è un militare, ha finito una serie di istituti superiori negli USA e in Australia, con lui è necessario un dialogo preciso e concreto.
Ma con Tuvalu è stata raggiunta la piena intercomprensione. Tra l'altro assolutamente nel nostro spirito russo. E ancora dicono che non si può misurarci con un metro comune [8]. Ecco come misurare: per il "sostegno di principio alla domanda russa" la leadership domestica di Tuvalu ha chiesto tra l'altro i principali oggetti di uso comune – radio e mezzi da elettroshock per la polizia e un dottore stomatologo (proprio alla "Dottor Ajbolit" [9], direttosi in quelle ampiezze, solo più a ovest: "Ah, ai loro piccoli, ai poveri squaletti, già da dodici ore dolgono i dentini…").
Il motto di questo stato, posto sullo stemma è: "Tuvalu per Dio onnipotente". E questo è giusto. Perché nel corso delle trattative con la parte russa Dio ha inviato al vice-ministro degli Esteri di Tuvalu, il compagno Tapugao Falefou, il pagamento del passaggio e della permanenza a Parigi durante le votazioni per Ekaterinburg. E' logico: premerà personalmente il pulsante (o quello che fanno là); questa faccenda, com'è noto dall'esperienza di lavoro della Duma di Stato della Federazione Russa, non è gratuita.
Ma se per la Russia è così importante diventare padrona di casa di un'esposizione, per il voto di Tuvalu bisogna pagare non solo con mezzi da elettroshock e colazioni per il compagno Falefou nell'albergo del quartiere Marais. Dal 3 al 5 settembre alle isole Marshall avrà luogo il Forum degli stati isolani dell'Oceano Pacifico. E naturalmente il primo ministro di Tuvalu, il compagno W. Telavi e quattro persone che lo accompagnano (come se al suo posto si presentasse Dominique Strauss-Kahn!) hanno chiesto alla parte russa di pagare le spese di trasferta (biglietti + diaria!) nel corso del viaggio in questo angolino paradisiaco tanto lontano dalla città di Ekaterinburg. I nostri si sono anche ingegnati di "far commercio del corpo", promettendo al compagno Telavi W. un incontro con il vice-premier Dvorkovič A.V. Ecco com'è necessario un voto!
Peraltro il completamente incolpevole Arkadij Dvorkovič è stato promesso (bene, il cannibalismo sulle isole è cosa del passato lontano) anche al presidente di Kiribati, il compagno Anote Tong. Beh, anche un completo di equipaggiamento medico di produzione UOMZ (la Ural'skij Optiko-Mechaničeskij Zavod [10] di Ekaterinburg) in aggiunta. Un piccolo, per così dire, souvenir, che ricorda il caldo incontro alla Casa Bianca [11].
Anote Tong – un uomo molto piacevole dai capelli grigi con baffi a spazzola e occhiali costosi – è un fine diplomatico, non a casa ha finito la scuola di economia di Londra: la prontezza della Russia nel prendere su di se tutte le spese legate alla partecipazione di Kiribati all'Expo, ha detto, gli permette di guardare "in modo estremamente serio" alla domanda di Ekaterinburg Serio, certo: guardi, tutti i viaggi – a Parigi o dove altro – saranno pagati dalle fonti "extra-budget" senza fondo della Federazione Russa.
Dopo tutto ciò è ridicolo parlare di minuzie come, per esempio, la liquidazione delle conseguenze del tifone sull'arcipelago di Palau (totale - 500 mila dollari) o la traduzione e l'edizione in lingua russa della raccolta di versi del primo ministro di Timor Est K. Gusmão "Il mio mare". Presto, come consegue dalla "Carta stradale", di mettersi a leggere le poesie di Gusmão avranno la possibilità i progrediti visitatori delle biblioteche del Ministero degli Interni, dell'Accademia Diplomatica, e dello MGIMO [12]. La fila per le prenotazioni è garantita come ai tempi della perestrojka per il "Novyj Mir" [13]. Come è garantito anche il voto per Ekaterinburg. Certo, non sarebbe male presentare anche Dvorkovič, vacillante per la stanchezza per gli incontri con i colleghi isolani
Basta nutrire la Fossa delle Marianne! [14]
Se i pesci delle acque profonde della Fossa delle Marianne potessero votare per Ekaterinburg, la parte russa gli pagherebbe un nutrimento di gamberetti, gli regalerebbe completi di pietre preziose degli Urali e manderebbe giù in batiscafo senza pietà il vice-premier Dvorkovič. Non importa che l'immersione sia pericolosa – l'esposizione è sopra a tutto! Ci sarebbero i "requisiti per l'effettuazione di un trasferimento"…
Che si può dire qui: l'accaduto è oggetto non di analisi politica, ma antropologica. Il russo a un rendez-vous è pronto a gettare grandi mezzi per una cosa non troppo importante dal punto di vista dell'eternità. E' pronto, se si vogliono chiamare le cose con i loro nomi, a comprare per abitudine i propri partner e a chiamare questo in tutta serietà diplomazia. Il russo vede il proprio interesse, anche un mitico interesse geopolitico, dove in realtà non c'è – che si tratti dei partiti e dei leader terroristici fratelli degli anni '70 o dei carissimi partner, pronti come sprinter a farsi corrompere, delle "isole nell'oceano", come avrebbe detto il vecchio Hemingway [15].
Dire che questo è irrazionale è come non dire niente. Ma sullo sfondo del mercanteggiamento del fondo di riserva per la BAM [16] e le spese pubbliche per l'esercito e gli armamenti, il "finanziamento extra-budget" di spese di trasferta e souvenir per la "dittatura dell'Oceano Pacifico" è essenzialmente una minuzia.
A dire il vero, di tali minuzie è fatta la brutta reputazione del paese. Ma non è una disgrazia: assumeremo per cifre folli dei PR occidentali e questi immancabilmente correggeranno la nostra immagine.
P.S.La "Novaja gazeta"ha già messo a conoscenza i propri lettori dello stile di vita politico delle Isole Salomone, vicine dei partner della Federazione Russa per la votazione per Ekaterinburg. Questo è descritto da Francis Fukuyama nel suo lavoro "Le origini dell'ordine politico" all'incirca così: alle Isole Salomone con una popolazione di meno di 500 mila persone si parlano 70 lingue. Ogni comunità vive una vita relativamente chiusa e si definisce con la ricca parola Wantok, che in inglese pidgin significa "parlanti una lingua" (one talk). Ogni Wantok è capeggiata da un Big Man – "Grande Uomo" (più raramente da una Big Woman, "Grande Donna"). Il suo compito è ottenere le risorse per il proprio Wantok. Portare più maiali e più soldi possibile grazie alle conchiglie. Appena il "Grande Uomo" perde la capacità di distribuire le risorse, lo destituiscono. Alla luce di questo schizzo etnografico-antropologico diventano chiari i motivi del comportamento di re, presidenti e premier delle isole della parte meridionale dell'Oceano Pacifico nel corso delle trattative con la parte russa. Tra l'altro anche la parte russa ha il suo Big Man. Ma questa è già un'altra storia…
Andrej KOLESNIKOV


Come la Russia vuole ottenere il diritto all'EXPO-2020.
Scopriamo la tecnologia di "convinzione"

Figi (Repubblica delle Figi*)
Un insieme di isole vulcaniche e coralline che si trovano nella parte sud-occidentale dell'Oceano Pacifico. La superficie di terraferma è di 18074 km2Popolazione: circa 950000 persone.Forma di stato: stato democratico sovrano [17]Economia: la repubblica è ricca di legnami, minerali e risorse ittiche. E' una delle economie isolane più sviluppate dell'Oceano Pacifico.

In cosa consiste il problema
Non si lamentano di niente, sostengono caldamente.
Come li stimoliamo
Forniremo aiuto economico nello svolgimento della prima seduta del Forum sulle questioni dello sviluppo degli stati della JUČTO (i requisiti si possono trovare dagli australiani).
Vanuatu (Repubblica di Vanuatu)
Lo stato di Vanuatu si presenta come una catena di isole a forma di Y, che si estendono da nord a sud per 1176 km. La superficie di terraferma di Vanuatu ammonta 12190 km2Popolazione: circa 225000 persone.Forma di stato: repubblica democratica sovrana unitaria.Economia: è ritenuto dall'ONU uno dei paesi meno sviluppati del mondo. Il principale settore dell'economia di Vanuatu è quello statale. Un ruolo significativo hanno preso a giocare negli ultimi anni gli aiuti delle altre economie, che ammontano al 21% del PIL del paese.

In cosa consiste il problema
Sono pronti ad aiutare, ma solo in forma anonima: temono la rabbia degli Emirati Arabi Uniti e della Turchia.
Come li stimoliamo
40000 dollari da fonti extra-budget sul conto dello stato.
Regno di Tonga
Si presenta come un insieme di 172 isole vulcaniche e coralline, che si trovano nella parte meridionale dell'Oceano Pacifico. La superficie di terraferma è di 718 km2Popolazione: circa 120000 persone.Forma di stato: monarchia ereditaria costituzionale.Economia: limitate risorse naturali, lontananza dai principali mercati di sbocco mondiali, deficit di specialisti altamente qualificati.
In cosa consiste il problema
Il primo ministro tentenna, volendo sapere l'opinione del re Tupou VI.
Come li stimoliamo
Al primo ministro è stato indirizzato l'invito a un incontro con il vice-premier Dvorkovič a Ekaterinburg.
(La Russia è pronta a pagare i voti dei piccoli stati isolani in favore di Ekaterinburg perfino con il "corpo" del vice-premierNota della redazione)

Tuvalu (Stato di Tuvalu)
Insieme di atolli e isole che si trovano nell'Oceano Pacifico un po' più a sud dell'equatore. La superficie di terraferma è di 26 km2Popolazione: circa 9500 persone.Forma di stato: stato democratico sovrano.Economia: naturale-di mercato. Tuvalu appartiene ai paesi del "quarto mondo", cioè ai più poveri del mondo.

In cosa consiste il problema
Sostengono ufficialmente la domanda, ma alludono al fatto che al bene è necessario rispondere con il bene.
Come li stimoliamo
Ristrutturazione di due scuole e di un distretto di polizia, acquisto di radio e di mezzi da elettroshock per i poliziotti, pagamento delle trasferte all'estero per i membri del governo locale, tra cui il viaggio del ministro degli Esteri a Parigi per la votazione per Ekaterinburg.
Kiribati (Repubblica di Kiribati)
Della Repubblica di Kiribati fanno parte 33 piccoli atolli, circa 20 dei quali sono disabitati. La superficie di terraferma è di 812,34 km2Popolazione: circa 93000 persone.Forma di stato: repubblica democratica sovrana.Economia: le principali fonti di reddito sono la copra e i prodotti ittici. Il principale datore di lavoro è lo stato, che non può risolvere i problemi dell'occupazione dei giovani cittadini del paese.

In cosa consiste il problema
Sono pronti a votare per la Russia, ma non a volare a Parigi per niente.
Come li stimoliamo
La Russia è pronta a pagare tutte le spese per la delegazione di Kiribati in visita alle elezioni della città che accoglierà l'"Expo-2020".
Isole Marshall (Repubblica delle Isole Marshall)
Insieme di atolli e isole che si trovano nell'Oceano Pacifico un po' più a nord dell'equatore. La superficie di terraferma è di 181,3 km2Popolazione: circa 63500 persone.Forma di stato: formazione statale autogovernata in libera associazione con gli USA.Economia: il paese dipende fortemente dai mezzi finanziari stanziati dalla Banca per lo Sviluppo Asiatica, dagli USA e dagli altri paesi. L'entità del bilancio statale dipende per molti versi dall'aiuto finanziario straniero.
In cosa consiste il problema
Sono state ricevute assicurazioni sull'assoluto sostegno della nostra domanda, tuttavia sulle sfortunate isole non c'è neanche un nostro ambasciatore.
Come li stimoliamo
Il Ministero degli Esteri elabora la questione della designazione di un ambasciatore (secondo la compatibilità) e aiuteremo pure finanziariamente l'organizzazione del summit dei partecipanti al Forum delle isole dell'Oceano Pacifico.
Palau (Repubblica di Palau)
E' costituita da 328 isole nel Mare delle Filippine, la cui superficie totale è di 458 km2. Lo stato è associato agli USA.Popolazione: circa 21000 persone.Forma di stato: repubblica. Non ci sono partiti politici. Neanche forze armate.Economia: i principali redditi di Palau sono turismo, pesca e artigianato artistico.

In cosa consiste il problema
Sono pronti a sostenere la domanda russa, ma ora li preoccupa di più la liquidazione delle conseguenze del tifone Boro.
Come li stimoliamo
Mezzo milione di dollari sul conto della repubblica fraterna, che ha sofferto per la furia degli elementi.
Timor Est (Repubblica Democratica di Timor Est)
Si trova nell'Asia sud-orientale. Il territorio totale è di 15007 km2Popolazione: circa 1065000 persona.Forma di stato: repubblica.Economia: estrazione di petrolio e gas, che si effettua con l'aiuto di compagnie australiane. Sviluppate anche l'industria del legname, della pelle, tessile e alimentare.

In cosa consiste il problema
Non c'è alcun problema.
Come li stimoliamo
Traduzione in lingua russa e edizione della raccolta di versi del primo ministro K. Gusmão "Il mio mare" (con la collaborazione del vice-presidente della fondazione "Skolkovo" A. Černov).
Hanno preparato le schede Aleksej POLUCHIN e Ruslan DUBOV
_____ *Nelle schede informative sono utilizzati gli articoli di www.wikipedia.ru

E IO HO VISTO QUESTO

Quando tra le risorse c'è solo il cocco,
mercanteggiano gli attributi dello stato

Mezzi per l'elettroshock, radio, uno stomatologo e la raccolta di versi "Il mio mare" – tutto queste cose solo a prima vista sembrano minuzie. I paesi dell'Oceania sono abituati a considerare ogni chilowatt di elettricità e ogni goccia di acqua dolce, a limitarsi in tutto e a ricevere aiuti dall'estero.
Non c'è da stupirsi che il Ministero degli Esteri russo abbia rivolto la propria attenzione alle isole dell'Oceano Pacifico. Quando tra le risorse naturali c'è solo il cocco, iniziano a mercanteggiare gli stessi attributi dello stato: voti, relazioni diplomatiche, riconoscimenti di indipendenza. Vendono i numeri telefonici per servizi di sesso per telefono e gli indirizzi per la registrazione di affari neri. E si può sfruttare sapientemente la povertà altrui per raggiungere i propri scopi con spese minori.

Kiribati: un modesto souvenir
La principale fonte di reddito della repubblica di Kiribati è il commercio della copra, del nome di dominio ".tv", dell'olio di palma e delle licenze agli stranieri per la pesca di tonni, come pure gli aiuti stranieri. Con questi Kiribati ha sbagliato i conti: nel 2003 il paese ha riconosciuto l'indipendenza di Taiwan dalla Cina. Il perché è chiaro: dopo lo stabilimento di relazioni diplomatiche Taiwan ha subito fornito aiuti umanitari a Kiribati per 8 milioni di $. Però la Cina offesa ha smesso di stanziare per Kiribati aiuti che ammontavano a 2 milioni di $ l'anno.
Ciononostante, nei confronti della Russia Kiribati (98 mila persone, 16 atolli corallini abitati) si è comportata più modestamente degli altri. A credere ai documenti del Ministero degli Esteri russo, il presidente della repubblica Anote Tong si è rivelato lusingato che la grande Russia gli abbia chiesto aiuto, ha guardato in modo "estremamente serio" alla domanda di Ekaterinburg e ha chiesto un completo di equipaggiamento medico di produzione della Fabbrica Ottico-Meccanica degli Urali. Al posto di Anote Tonga anch'io mi sarei sentita lusingata.
A Kiribati mi sono ritrovata in transito. L'aereo della "Our Airlines" era atterrato per mezz'ora nell'unico aeroporto internazionale di Bonriki sull'isola capitale di Tarawa Sud [18]. La pista di atterraggio iniziava a qualche metro dalla riva e andava per tutta l'isola. Su entrambi i lati crescevano palme carnose, dietro di esse andava a sazietà l'acqua azzurra della barriera corallina e le luci di segnalazione dell'aeroporto spuntavano direttamente dall'oceano.
Verso l'edificio dell'aeroporto l'aereo andò per mezza isola. Le palme si agitavano al vento, ai limiti della pista gli aborigeni correvano in varie direzioni. A sinistra comparve un uomo con una gonna di foglie di palma. Guardando cupo l'aereo, accelerò il passo, agitando un fascio di sterpi direttamente sulla pista di atterraggio.
Dietro gli alberi comparvero capanne con tetti di foglie di palma grigie e polverose come scope. Su corde tra le palme si asciugava la biancheria, dietro una siepe di paglia si vedevano aiole curate. Seduti o stesi sulle soglie, i padroni di casa fissavano l'aereo senza particolare interesse.
Frenammo al cancello dell'aeroporto. Tagliando la strada al carrello dei bagagli, passò di corsa una frotta di bambini con pantaloni multicolori e passarono, sfregando le pianelle, le guardie di frontiera. L'edificio dell'aeroporto risultò essere due piccoli capanni: "Partenze" e "Arrivi". Il cancello con la scritta "Aeroporto Internazionale di Bonriki" era stato incollato dai bambini. Questi si arrampicavano sui cancelli, agitavano le mani, gridavano, ridevano.
I passeggeri aborigeni smistavano agilmente i carichi: balle con materassi, sacchi di cibo… Un cartello disegnato a mano sul muro avvertiva i turisti gilbertesi dei pericoli all'estero (una grossa donna in pantaloncini e la grande scritta: "AIDS"). Il pilota australiano, uscito a respirare l'aria fresca, mi raccontò che le istruzioni di volo obbligano a passare due volte in questo aeroporto per l'atterraggio. La prima volta è necessario passare molto bassi per scacciare gli aborigeni dalla pista di atterraggio. La seconda volta si può scendere…
Non vidi certamente gli ospedali di Kiribati, ma il sito della Sanità riferiva che di ospedali su 16 isole ce n'era uno in tutto (più tre filiali), di medici ce n'erano in tutto 28 (20 di essi più vecchi di 50 anni) e a vedere le fotografie l'attrezzatura degli Urali là non era superflua Più precisamente, era l'unica.
Figi: una dittatura militare
Il più avido ed esigente dei partner possibili per la Russia all'EXPO-2020 è risultato la repubblica delle Figi (900 mila persone, circa cento isole abitate).
All'incontro con Sergej Lavrov il primo ministro delle Figi Frank Bainimarama chiese l'aiuto finanziario della Russia per lo svolgimento del primo Forum sulle questioni dello sviluppo degli stati della parte meridionale dell'Oceano Pacifico (Pacific Islands Development Forum). "Il comitato per la domanda per l'EXPO-2020 ha promesso di trovare i mezzi da "fonti extra-budget". Adesso la Russia ha il voto delle Figi in tasca: il forum si è tenuto nella città di Nadi dal 5 al 7 agosto e sul suo sito ufficiale si riferisce che "Russia, Cina e tutta una serie di altri paesi (…) hanno mandato inviati speciali al forum… Parte degli osservatori stranieri ha preso parte al finanziamento dell'evento". Un'importante precisazione: l'iniziativa, che probabilmente è stata sponsorizzata dalla Russia, si è tenuta per la prima volta perché fino al 2009 le Figi avevano partecipato a un altro forum autorevole e antico, il Forum delle isole dell'Oceano Pacifico (Pacific Islands Forum).
Ma nell'aprile 2009 la giustizia delle Figi stabilì che il governo provvisorio di Bainimarama era illegale (il premier era giunto al potere in conseguenza di un colpo di stato militare iniziato per lottare contro un precedente colpo di stato militare). Dopo di che il presidente del paese Ratu Josefa Ilolio dichiarò che la repubblica delle Figi non era pronta per la democrazia, abolì la costituzione, licenziò i giudici e riportò il gabinetto di Bainimarama al potere. L'amico di Lavrov introdusse lo stato di emergenza nel paese, prese l'edificio della Banca Centrale, introdusse una dura censura ed espulse i giornalisti stranieri.
L'indignato Forum delle isole dell'Oceano Pacifico bloccò lo status di membro delle Figi per "grave violazione dei diritti umani fondamentali". Per vendetta il dittatore tropicale decise di organizzare un proprio forum, per il quale ha pagato anche la Russia, principale partner strategico della giunta militare.
Tra l'altro bisogna guardare le cose con ottimismo: non c'era bisogno di molti soldi per il forum. Questo si è tenuto nell'hotel Sheraton Fiji Resort – comunque un lussuoso luogo di villeggiatura a cinque stelle sulle rive dell'oceano. L'ho visto quando sono capitata alle Figi: i campi da golf verdeggiavano, nelle piscine azzurre nuotavano belle donne straniere, le palme sembravano lo scenario di un film su un paradiso tropicale, ma sulla riva si immergevano in cerca di conchiglie ragazzini locali vestiti di stracci.
La città di Nadi iniziava in lontananza: edifici a forma di scatole di cemento, chioschi infiniti, polvere, smog, macchine ammaccate e più lontano logore capanne sotto tetti di canne. Le "fonti extra-budget" dell'EXPO-2020 non basterebbero evidentemente per la ristrutturazione di tutto questo. Ma qualcosa suggerisce che non lo ristruttureranno neanche: infatti le Figi non sono pronte per la democrazia.
Nauru: il partner abbandonato
Curiosamente il Ministero degli Esteri della Federazione Russa non ha davvero proposto di votare per la Russia a tutti i paesi dell'Oceania. Nauru nella "carta stradale" non c'è.
Nel 2009 Nauru, il più piccolo stato sovrano del mondo [19] (9 mila persone, un'isola) stabilì relazioni diplomatiche con Abcasia e Ossezia del Sud. Mosca annunciò – senza alcun legame con il riconoscimento – che programmava di fornire aiuti umanitari allo stato lontano.
Come raccontò allora alla "Novaja gazeta" il ministro degli Esteri e dell'Economia di Nauru Kieren Keke, giunse una prima tranche di 10 milioni di $ per la ricostruzione del porto di Nauru e per un Boeing per la compagnia aerea locale. La Russia aveva promesso anche di ristrutturare l'unico ospedale nauruano, di portare le banche russe nel paese e di accordarsi per la pesca in comune. Tuttavia la prima tranche risultò anche l'ultima. Il governo a Nauru è già cambiato, ma aspettano ancora i soldi promessi.
Elena RAČËVA

"Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/59672.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Città ai piedi degli Urali. [2] Čto? significa "Cosa?" in russo. [3] JUČTO sta appunto per JUžnaja Čast' Tichogo Okeana (Parte Meridionale dell'Oceano Pacifico). [4] In realtà V.S. (Vladimir Semënovič) Vysockij, cantautore russo popolare in epoca sovietica, ma inviso al potere ufficiale. [5] Probabile gioco di parole tra Cook e una zuppa coreana chiamata kuk in Russia (guk in Occidente). [6] Personaggio del romanzo "Le dodici sedie" degli scrittori russi Il'ja Il'f (pseudonimo di Iechiel-Lejb Ar'evič Fajnzil'berg) e Evgenij Petrov (pseudonimo di Evgenij Petrovič Kataev). [7] Sigla internazionale dall'inglese Bureau of International Expositions. [8] Così scriveva della Russia il poeta russo Fëdor Ivanovič Tjutčev. [9] Protagonista di molte opere dello scrittore russo per l'infanzia Kornej Čukovskij (pseudonimo di Nikolaj Vasil'evič Kornejčukov). [10] Fabbrica Ottico-Meccanica degli Urali. Il corsivo è mio. [11] Nome popolare della sede del governo russo. [12] Moskovskij Gosudarstvennyj Institut Meždunarodnych Otnošenij (Istituto Statale per le Relazioni Internazionali di Mosca). [13] "Nuovo Mondo", rivista letteraria. [14] Versione umoristica dello slogan "Basta nutrire il Caucaso!" delle manifestazioni nazionaliste russe. [15] Il romanzo postumo di Hemingway Islands in the stream (Isole nella corrente) è stato tradotto in russo come "Isole nell'oceano". [16] Bajkalo-Amurskaja Magistral' (Ferrovia Bajkal-Amur), ferrovia dal lago siberiano Bajkal al fiume Amur nell'estremo oriente della Russia asiatica. [17] "Democrazia sovrana" viene definito ufficialmente in Russia l'autoritarismo di Putin. [18] A essere precisi l'isola si chiama Tarawa e la capitale Tarawa Sud. [19] Il Vaticano non è preso in considerazione, d'altronde non fa parte dell'ONU...

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