La Russia di Vladimir Putin dice «nyet» a Kevin Spacey. House of Cards non si potrà girare in Consiglio di Sicurezza. La delegazione di Mosca all'Onu ha bloccato la richiesta dello spietato show sugli intrighi della politica di Washington di portare due puntate della prossima stagione nel sancta sanctorum della politica internazionale al Palazzo di Vetro. Il no russo è emerso in uno scambio di e-mail ottenuto in esclusiva da «The Cable», uno dei blog della rivista Foreign Policy. Un diplomatico di Mosca ha obiettato all'uso della sala del Consiglio di Sicurezza da parte della troupe che «potrebbe interferire con la necessità di convocare riunioni di emergenza dei Quindici» in qualsiasi momento.
Con l'avallo del segretariato e della delegazione britannica che detiene la presidenza del Consiglio per il mese di agosto House of Cards aveva chiesto di accedere all'Onu il prossimo mese la notte e il fine settimana, quando ordinariamente il Consiglio di Sicurezza non è riunito. Tecnicamente quello russo non è un veto, dal momento che la proposta non è stata messa ai voti. Le decisioni sull'organizzazione dei lavori del massimo organo di governo del mondo vengono d'altra parte prese per consenso: per Kevin Spacey e Robin Wright, la diabolica coppia al centro dello show nato su Netflix e approdato in Italia su Sky Atlantic, il Consiglio di Sicurezza resta dunque off limits. Il «nyet» russo arriva una settimana dopo che l'ufficio del segretario generale Ban Ki-moon aveva raccomandato al Consiglio di consentire alla serie l'accesso all'Aula per aumentare la visibilità dell'Onu nel pubblico. La decisione non preclude ad House of Cards di girare in altre parti del Palazzo di Vetro le due puntate la cui sceneggiatura è stata esaminata dalle autorità dell'Onu e giudicata appropriata nei contenuti.
I contatti tra Netflix e Onu cadono in un momento in cui le Nazioni Unite corteggiano assiduamente Hollywood per usarne lo star power a fini umanitari. Se ne occupa, tra gli altri, la U.N. Creative Community Initiative - una unità di pubbliche relazioni del Palazzo di Vetro - che ha il compito di stabilire un ponte tra caschi blu, operatori umanitari e cineasti per veicolare storie su temi al centro delle attività Onu come guerre, disastri naturali o la lotta al traffico delle persone. Ci sono poi i divi «ambasciatori» di pace e di buona volontà come Angelina Jolie e Michael Douglas. Anni luce da quando nel 1959 le Nazioni Unite impedirono al grande Alfred Hitchcock l'accesso al Palazzo di Vetro per North by Northwest e per quattro decenni le macchine da presa rimasero off limits nel palazzo sull'East River. È dal 2004 che si è cominciato di nuovo a girare film e programmi tv all'Onu: quell'anno Kofi Annan cedette alle pressioni insistenti di Sidney Pollack che riuscì così a girare «L'Interprete» con Nicole Kidman e Sean Penn nel quartier generale delle Nazioni Unite