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La saggezza antica e i tempi moderni- Sara

Creato il 12 marzo 2015 da Michele Orefice @morefice73

Purtroppo o per fortuna ho il tempo per cercare di informarmi anche attraverso fonti di informazione che non sono costituite dai soliti giornali che si trovano in edicola e che diffondono il cosidetto “pensiero unico dominante”. Io leggo “la nuova bussola quotidiana” e “Aleteia” e “la Croce”, tutti quotidiani on-line che forniscono una lettura critica e libera di ciò che sta capitando in giro per il mondo e in Italia. Sono quotidiani cattolici, ma a me sembrano gli unici rimasti a combattere contro il non senso dei nostri gironi, al disorientamento in cui l’uomo sta precipitando da quando abbiamo deciso di sostituire anche a livello legislativo i valori su cui si era fondata fino ad oggi la nostra società e li abbiamo sostituiti con il relativismo di cui è portatore il super-uomo odierno, già profetizzato da Nietzsche. L’uomo ha ucciso Dio, non solo suo Figlio 2000 anni fa, e  vi ha preso il posto e oggi, libero creatore senza più vincoli, annaspa nella sperimentazione oscena che leggo sui giornali.

Ho letto di tre ragazzi in Tailandia che si sono sposati con rito pagano (non riconosciuto dalla legge del loro stato), ho letto di tre lesbiche che si sono sposate in America, una delle quali aspetta un figlio grazie allo sperma di un donatore anonimo, si legge ormai ovunque di adozioni da parte di omosessuali e di aborto senza limitazioni. Tutto quello che la dottrina cattolica predica da sempre è messo non solo in discussione ma ormai è quasi proibito. Proibito parlarne, proibito citarla: pena denunce, intimidazioni e in qualche stato, pena anche il carcere. Persino  la Chiesa ha perso, in alcuni casi, il coraggio di difendere il proprio credo.

In un mondo dove gli adulti giocano a fare i bambini, inventando regole allucinanti, gli unici a farne le spese sono, come sempre, i bambini. Mia figlia di dieci anni mi ha raccontato che alcune sue amiche hanno un video gioco dove due donne si devono sposare  e bisogna organizzare tutta la festa e poi ne nasce anche un figlio. I grandi programmano questi tipi di giochi e plagiano i piccoli innocenti. Inizia come un gioco, acriticamente accettato da una generazione che non si fa più domande, e poi si insinua nella testa la normalità di qualcosa che normale non è. Così poi da grandi, questi futuri adulti troveranno normale tutto, anche le unioni omosessuali. Bisognerebbe poi che in quel video gioco si spiegasse che perchè due donne abbiano un figlio devono andare a comprare lo sperma di uno sconosciuto che per bisogno di soldi, diventerà padre, a sua insaputa di una creatura che mai conoscerà. O che perchè due uomini abbiano un figlio, dovranno pagare un utero in affitto di qualche disperata che per soldi porterà nel proprio grembo un bimbo e poi lo dovrà affidare alle cure amorevoli di quattro braccia muscolose e piene di peli. Bisognerebbe spiegare tutto ai bambini. Invece no.

I soliti adulti che giocano con i loro genitali, avendo forse solo questo problema in testa, hanno poi deciso che deve essere un problema anche dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia. E quindi via libero ai programmi di educazione gender che prevedeno “giochi del dottore” e palpeggiamenti nelle zone genitali ” anche per bambini di tre anni. Questo sotto il titolo, apparentemente innocente e per i genitori fuorviante , di “rispetto dell’altro”. A me era stato insegnato che il rispetto consiste proprio nel non mettere le mani addosso agli altri. In più mi chiedo che ne sarà di queste creature, alle quali non viene detto niente dei sentimenti, ma solo delle reazioni morbose del corpo stimolato dalle mani. Che adolescenti avremo, se a tre anni hanno già sperimentato tutto? Se inizia così presto l’interesse sessuale, avremo adolescenti stanchi già di tutto, senza grosse curiosità e forse portati a cercare qualcosa di sempre più, più eccitante, più proibito. Che è poi quello che sta già succedendo in questi casi di unioni poligame omosessuali o bisessuali. Manca il senso della misura, manca il pudore , mancano in fondo i sentimenti. Si affronta la sessualità totalmete scissa dall’affettività. Di cui nessuno parla. Nessuno più ne parla. La sessualità diventa uno sport per soddisfare gli istinti e poi non lamentiamoci che la metà delle unioni finisce per colpa di tradimenti reciproci……

Vorrei inoltre poter spiegare a queste unioni a tre, quanto difficile sarà gestire la prole. Mia bisnonna diceva che due donne non stanno bene nella stessa casa neppure quando una delle due è solo appesa in un quadro, Figuriamoci tre donne sotto lo stesso tetto!!! Questa è la saggezza che vogliamo calpestare. Non voglio pensare a quando le tre donne litigheranno. Non voglio neppure immaginare quello che proveranno a sentire dividere il nome “mamma” in tre persone. Le gelosie e le rivalità per competere nel cuore dell’innocente di turno che invece di avere di fronte una nevrastenica ne avrà due o tre o più….

GLi adulti giocano, sperimentano, mai sazi di niente. La saggezza degli antichi la vogliano calpestare, le  tradizioni pure. Senza pensare che si può sperimentare in campo tecnologico finchè si vuole, ma non nel campo dei sentimenti e del genere umano che è sempre quello da quando è comparso sulla terra. Vogliamo, oggi , invertire tutto, reinventare un essere umano assessuato, in grado di reinventarsi ogni giorno, gusti sessuali compresi. Vogliamo rendere la donna più mascolina, per competere con l’altro sesso. Perdendo così la ricchezza che è insita nella donna, le sue qualità uniche. Stiamo snaturalizzando l’uomo che si sottopone a trattamenti di depilazione e di make up. Stiamo invertendo tutto per poi concludere che era tutto meglio prima.

Se questo è il mondo in cui mi tocca vivere almeno mi sia lasciata la libertà di dire quello che voglio. Di insegnare ai miei figli quello in cui credo da lpiù profondo del cuore. Che non c’è nulla di più bello che vedere un uomo innamorato di una donna e che creano una famiglia insieme sotto il vincolo di un matrimonio contratto davanti a Dio e che a Dio rendono conto. E lo dico non perchè questo “stereotipo” mi sia stato imposto o inculcato da una cultura in via di scomparsa, ma perchè lo sperimento sulla mia pelle tutti i giorni da quando ho conosciuto mio marito. Sulle relazioni omosessuali e sugli effetti sui “figli” che crescono in quelle situazioni esistono già studi accrediti, ma messi all’indice e non divulgati al grande pubblico, che dimostrano che gli effetti sono disastrosi: infedeltà maggiore, suicidi dei figli in numero maggiore che all’interno delle famiglie tradizionali, problemi psicologici ecc. Questa è la verità che il pensiero unico vuole tacere.


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