Le storie sacre cristiane, secondo Hopcke, possiedono alcuni tratti peculiari ed emblematici, poiché il cristianesimo, unico fra tutte le religioni del mondo, ci parla di un Dio incarnato e il concetto della “condiscendenza” di Dio, ovvero della sua volontà di vivere e morire come uomo, può significare che le storie sull’incarnazione di Dio in Gesù sono, nell’accezione più alta, dei racconti popolari.
A differenza delle saghe eroiche della mitologia greca, delle saghe norvegesi o indù, esposte con raffinato lirismo, e a differenza anche di una tradizione in gran parte orale, messa in forma scritta soltanto in un periodo più tardo, come accade per esempio nel giudaismo, tutti i testi fondamentali del cristianesimo riguardano la persona di Gesù Cristo che incontra la gente semplice della vita quotidiana e affronta situazioni comuni a tutti gli esseri umani, com’è giusto che sia per una religione in cui l’incamazione di Dio viene considerata l’atto finale della rivelazione divina nella storia umana.
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Robert H. Hopcke
La saggezza dei santi
(traduzione di Carla Lazzari)
Mondadori
2010