La Sagra del Lambrusco e degli Spiriti Divini

Fonte: Caspar Diederik

Emilia RomagnaLambrusco

Grazie al suo carattere fresco e brioso, nonché al prezzo accessibile, è un vino apprezzato da un pubblico molto vasto e rappresenta anche una delle principali esportazioni enologiche in diversi paesi sia europei che extraeuropei.

Fin dagli anni ’70, il Lambrusco ha conquistato gli amanti del vino anche oltreoceano, dove viene considerato una sorta di “Coca cola italiana”. Si tratta infatti di un vino frizzante, che trasmette allegria: proprio come gli abitanti della terra in cui viene prodotto, che ne sono particolarmente orgogliosi.

Inutile dire che, con l’entusiasmo suscitato dal prodotto originale, sono nate moltissime imitazioni di qualità inferiore, soprattutto all’estero. In Italia, fortunatamente, abbiamo la possibilità di gustare il vero Lambrusco D.O.P.

Fonte: Uncalno Tekno

La Sagra del Lambrusco e degli Spiriti Divini13 al 16 giugnoReggio Emilia

Durante la manifestazione, i visitanti avranno modo di conoscere ed assaggiare il miglior vino locale, guidati dall’esperienza di autorevoli sommelier attraverso un percorso del gusto, ma non solo: ad accompagnare i vini troveranno stand di prodotti gastronomici emiliani di qualità.

Inoltre, per tutta la durata della sagra si alterneranno spettacoli di musica, danza, teatro e giocoleria per divertire ed allietare i partecipanti. Si organizzeranno anche concorsi, esposizioni e dibattiti a tema per coinvolgere tutti gli appassionati di enologia che parteciperanno all’evento.

Chi volesse approfittarne per una full immersion nei vini emiliani, visitando anche cantine ed enoteche della zona, può pernottare presso una delle seguenti strutture ricettive:

Villa Arnò

Albinea

Camera, posti letto (2-6)

Villa Arnò di Albinea, a 8 km dal centro di Reggio Emilia, è stata costruita alla metà dell’800, in stile neoclassico. È circondata da 22.000 metri quadrati di parco dove si alternano vasti spazi…

Cavazzone

Regnano

Camera, posti letto (2-4)

Verso la fine dell’800, il barone Raimondo Franchetti arrivò tra queste dolci colline per impiantarvi un allevamento di cavalli e ne subì per sempre il fascino sottile. Aveva seguito i suggerimenti…