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la Sala

Creato il 09 ottobre 2010 da Pesa
La Sala, croce e delizia delle mie serate alcoliche paesane, e soprattutto del mio portafogli.Mi avvicinai a essa circa due anni fa, con il gruppo avevamo appena ripreso a suonare, però non avevamo più alcun luogo dove provare. Ormai i genitori di Vobi si erano abbondantemente rotti le scatole di averci 6 giorni su 7 nella loro cantina, quindi bisognava trovare una soluzione.Andammo innanzitutto dalla più grande celebrità di questo paese in campo musicale - vanta nel suo palmares collaborazioni non indifferenti - ma non ci trovammo bene. Decidemmo quindi di giocare a "cantieri". «Cosa è cantieri? È per caso l'ultimo esame di ingegneria che Pesa stava cercando di preparare? Come si gioca?». Immagino siano queste ora le vostre domande. Bene, ecco la risposta:
andate da una signora del vostro paese; dite di voler affittare l'ormai vecchia e abbandonata casa della nonna, aggiungendo il fatto che dovete fare alcuni "lavori" al suo interno; fate i "lavori", ovvero buttate giù un paio di muri e sfasciate qualche angolo; passate all'interno di quella casa interminabili serate alcoliche, ovviamente all'insaputa della proprietaria; dopo due settimane di "lavori", vi arriverà la notizia della proprietaria, che vi comunicherà che l'ENEL richiede 1000€ per l'allaccio della corrente, e dopo una breve riunione decidete che la casa non vi interessa più. Però continuate ad avere le chiavi e ad andare a sua insaputa a sfasciarvi come animali; dimenticate di ritirare le birre, i cartoni di pizza e le cicche delle canne dal tavolo, in modo che la proprietaria possa accorgersi del fatto che andate li praticamente ogni notte, facendo così cambiare la serratura e voi non potrete mai più metterci piede; ogni qualvolta incrociate per strada suddetta signora cambiate immediatamente destinazione, o fatevi cogliere da improvvisa paresi facciale, che indirizzerà il vostro sguardo dalla parte opposta.
Un'altra possibile sala andò quindi perduta. Ormai disperati ci giocammo il tutto per tutto. Sentimmo dire, da alcuni conoscenti, che un gruppo locale cercava gente per dividere l'affitto di una saletta, non riuscivano più a sostenere le spese da soli. Ci buttammo a capofitto! È il posto perfetto. Lontano dal paese, isolato tra le campagne campidanesi, rappresentava - e continua a farlo - il paradiso dell'illegalità e del casino. Cinquanta euro al mese, chiavi in mano e possiamo andarci quando vogliamo. Un lusso.Passano gli anni, inevitabilmente avviene qualche conflitto, ma noi non molliamo, riusciamo a tenerla. Riusciamo a farla nostra, entriamo nelle grazie del proprietario con tante belle parole e promesse. Pare ancora crederci, in fondo a 92 anni.Durante questi due anni la Sala ha visto di tutto. Gente vomitare, personaggi in coma, sbronze colossali, feste d'altri tempi, epiche partite di scopone - discussioni su una primiera durate anche 10 minuti -, video dei Pink Floyd, dei The Doors, musica sparata al massimo dalle casse, ma soprattutto ha visto tanta, tanta, tantissima immondezza. Arrivammo a riporla accuratamente nel soppalco, all'interno di alcuni scatoloni. Giusto per non farla vedere al proprietario del terreno. La Sala non ha mai rappresentato l'emblema della pulizia, per dio, però è sempre stata calda e accogliente, non ha mai rifiutato nessuno, tanto meno ora! Quindi se volete potete affittarla anche voi! Basta un piccolo contributo, più siamo meno spendiamo!La crisi c'è, e le nostre tasche ne risentono inesorabilmente.

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