Magazine Diario personale

La sanità privata del Lazio

Creato il 15 ottobre 2012 da Cristiana

Quando lavoravo in Veneto mi sono lussata una spalla. Ho incontrato un ortopedico che mi ha ricevuto più volte in ospedale gratuitamente e che mi ha preparato la spalla per l’operazione dal punto di vista fisioterapico con le sue mani perché non si fidava di nessuno. Tutto gratis. Ho fatto TAC, ecografie e analisi presso la struttura pubblica, pagando solo il ticket. La stessa cosa per l’operazione chirurgica in artroscopia.

Oggi, non farò nomi e riferimenti, ho ascoltato il racconto agghiacciante di un imprenditore romano che ha pagato quasi 50000 € per fare operare la moglie: tra clinica, pagamento del chirurgo, dell’aiuto chirurgo, medicinali usati durante l’intervento. Altrimenti avrebbe dovuto aspettare un anno e mezzo per fare lo stesso intervento, con lo stesso luminare, nella struttura pubblica.

Ecco io questa la chiamo sanità privata. Se hai soldi ti curano e in fretta. Se non li hai ti curano male e aspetti. Ci sono medici che usano le strutture pubbliche e poi dirottano i pazienti (in questo caso clienti) nelle cliniche private. La leva della salute funziona con tutti, anche con i poveri. Basta accendere un mutuo e chi non lo farebbe per salvare un proprio caro? E chi denuncia il bravissimo medico che gli salva la moglie o il figlio? Nessuno.

Ecco io vorrei parlare di questo in questi mesi di primarie. Anche di questo. E so benissimo che scardinare i legami dei baronati della sanità dalla politica fa parte delle cose che vorrei rottamare.

 


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