Chi di voi ha applicato la filosofia ecobio anche ai capelli, sa quanto sia difficile, soprattutto l’inizio.
Piccola premessa
Molti shampoo tradizionali sono pieni sostanze dannose e potenzialmente cancerogene come sls e sles (sodium lauryl sulfate e sodium laureth sulfate): sono tensioattivi che diminuiscono l’adesione delle particelle di sporco e di grasso presenti sulla cute, facilitandone la rimozione con l’acqua.
Altre sostanze quasi sempre presenti e nocive alla salute della chioma sono i siliconi, polimeri inorganici capaci di racchiudere il fusto del capello conferendogli, per solo effetto ottico, setosità e lucentezza ma che alla fine finiscono per seccare, indebolire, soffocare e sporcare più facilmente.
Il primo approccio allo shampoo ecobio può essere demotivante. I siliconi lasciati dai prodotti tradizionali, permangono e si rimuovono completamente solo dopo parecchi lavaggi. I capelli appaiono stopposi, poco pettinabili. Lo shampoo ecobio fa poca schiuma lasciando la sensazione di non riuscire a lavare adeguatamente.
Ma vi assicuro che i risultati premieranno la costanza. Col tempo i capelli saranno visibilmente più sani e morbidi.
Recensione d’uso
Un prodotto che mi sento di consigliare a chi, come me, ha i capelli trattati, secchi e che necessitano di idratazione, è lo shampoo La Saponaria girasole e arancio dolce. L’applicazione vi ricorderà molto uno shampoo tradizionale. Fa abbastanza schiuma, è molto concentrato tanto che è utile diluirlo e ne basta pochissimo. Lascia i capelli morbidi, tanto che quasi non necessitano di balsamo. Ha un buon profumo di fresco.
E’ formulato naturalmente senza SLES, OGM, PEG e parabeni, ma con attivi naturali vegetali e tensioattivi derivati da zuccheri e frutta, e funzionali quali i semi di lino ed estratti di moringa e girasole.
Inci:
Dove acquistarlo:
E’ acquistabile dal sito La Saponaria al prezzo di € 8,00 per 200 ml oppure da Saicosatispalmi, Tiarelucca, Cosmeticiecobio …