La Sardegna e’ “Ogm free”. Una dichiarazione importante dovuta all’accurato studio di indagine svolto dal’Istituto Zooprofilattico “Pegreffi” . Le analisi curate dal Pegreffi sono per l’anno 2010 e fanno parte del Piano nazionale di controllo sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Bruna Vodret,responsabile delle analisi per l’istituto isolano dichiara: “Nella nostra regione tutti gli alimenti controllati sono risultati privi di Ogm, questo ci permette di affermare che nei supermercati e nei mercati della Sardegna non ci sono cibi geneticamente modificati in circolazione”. NEl contempo però rende noto che gli analisti dell’Istituto di Zooprofilassi di Sassari hanno rilevaso solo un caso positivo, non dichiarato in etichetta,esso riguarda una farina di mais utilizzata per il mangime animale, ma,come ha specificato la dottoressa Vodret, “si tratta di tracce talmente piccole da non potere essere nemmeno quantificate”.
Le analisi sono state eseguite sia sui prodotti destinati all’alimentazione umana, sia sui prodotti destinati all’alimentazione animale. La legge europea, infatti, consente l’utilizzo degli Ogm autorizzati solo se vengono dichiarati in etichetta. Obbligo che decade se la percentuale e’ inferiore allo 0,9% degli ingredienti. Come da protocollo nazionale i tecnici hanno prelevato dai banchi dei supermercati 26 tipi diversi di alimenti: biscotti, riso, latte di soia, cereali, succhi di frutta e integratori dietetici di provenienza regionale, nazionale e internazionale. “Su questi campioni abbiamo cercato la presenza di ingredienti transgenici ammessi in Europa, come alcuni tipi di mais, soia, patata o barbabietola”, spiega ancora la Vodret, “ma niente: tutti hanno dato esito negativo”.
I controlli si sono concentrati anche sulle specie non autorizzate, come alcune varieta’ di riso, che sono risultate assenti dai campioni. Diverso il discorso per i mangimi, dove in etichetta e’ spesso riportata la dicitura “presenza di Ogm”. Tutti dati entusiasmanti che però come sottolinea la dottoressa Vodret non possono significare che talvolta sulle nostre tavole non giunga qualcosa di geneticamente modificato, magari in minima parte, ecco perchè la Regione Sardegna non deve certamente abbassare la guardia in merito agli OGM, percio’”, conclude Bruna Vodret, “e’ necessario un continuo monitoraggio a tutela dei consumatori: un impegno che il laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico porta avanti dal 2001 con la ricerca degli organismi geneticamente modificati su tutta la filiera agro-alimentare”
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