”Monti fermi subito l’Imu in Sardegna e Sicilia. La tassa sulla casa e’ inapplicabile perche’ viola gli Statuti autonomi e lede i principi costituzionali che regolano i rapporti tra lo Stato e le Regioni Speciali. La sentenza delle scorse settimane della Corte Costituzionale e’ chiara ed esplicita: il federalismo municipale e nella fattispecie l’Imu non si applica alle Regioni autonome se non con la modifica dei rispettivi statuti attraverso le procedure costituzionali che regolano tali modifiche. Ulteriori violazioni statutarie e costituzionali rappresentano un vero e proprio attentato allo Statuto della Sardegna e della Sicilia”. Lo sostiene il deputato sardo del Pdl Mauro Pili che, dopo aver negato il voto al provvedimento che istituiva l’Imu, lancia una vera e propria mobilitazione regionale e nazionale.
Stamane intervenendo a Montecitorio Pili ha chiesto l’immediata discussione della mozione presentata alla Camera nei giorni scorsi e sottoscritta dai deputati sardi e siciliani per chiedere l’immediata sospensione dell’Imu e la conseguente revoca per le Regioni a Statuto speciale. Insieme a Mauro Pili, che lo scorso dicembre aveva deciso di non votare il decreto sull’Imu denunciando la grave lesione dello Statuto sardo e delle sue prerogative costituzionali, hanno sottoscritto la mozione parlamentare i deputati sardi Bruno Murgia, Settimo Nizzi, Carmelo Porcu, Paolo Vella e quelli siciliani Nino Germana’, Gabriella Giammanco, Enzo Gibiino, Vincenzo Antonio Fontana, Dore Misuraca.
“La mobilitazione – ha detto Pili – sara’ in ogni sede e a tutti i livelli, da quella parlamentare a quella comunale. Sono gia’ decine i Comuni e i Consigli Provinciali dove e’ stata presentata analoga mozione per sostenere la sospensione dell’Imu e la sua revoca perche’ viola lo Statuto sardo”. “All’azione istituzionale e popolare – ha annunciato Pili – faremo seguire quella nei tribunali amministrativi perche’ venga sollevata una questione di legittimita’ costituzionale. Sono numerosi i cittadini che hanno gia’ annunciato di voler presentare ricorso al Tar impugnando le delibere dei Comuni che applicano la norma dell’Imu giudicata appunto inapplicabile nelle regioni a Statuto speciale”.