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La scatola sonora 33

Da Narcyso

Il progetto dell’Aslico, quest’anno, prevede la rappresentazione di Turandot, di Giacomo Puccini. Per capire che cosa sia questo progetto e la sua importanza, potete dare un occhio al sito di  OPERA DOMANI.  E’ la mia terza esperienza, dopo Don Giovanni e Il Flauto Magico di Mozart. Vedere cantare una platea immensa di bambini e ragazzi, guidati dal direttore d’orchestra, è qualcosa di impagabile e indescrivibile; soprattutto quando tutta l’immensa platea degli Arcimboldi, al termine della rappresentazione acclama cantanti, orchestra, direttore… E poi ancora a cantare a voce alta sul tram, di ritorno a scuola… e a voglia a dire “state zitti che siamo in un luogo pubblico!”; fai la faccia truce, ma in realtà sei commosso e orgoglioso del fatto di averli portati per mano, di  aver insegnato loro qualcosa di profondamente umano, il potere della musica, quella vera, non le filastrocche confezionate e stupide che gli adulti riservano all’infanzia.

Stiamo lavorando in classe, come prevede il progetto,  anche se già dall’anno scorso i bambini hanno imparato a cantare “Là sui monti dell’Est…”. E’ uno spettacolo sentirli leggere a voce alta, in coro, le contumelie di Ping Pang e Pong contro Calaf!

E’ incredibile vederli partecipi, entusiasti, fare i conti  con le proprie paure,  commossi fino alle lacrime…soprattutto ascoltando la scena della morte di Liù. Esempio concretissimo di quello che  si può fare insieme a  loro, così aperti e partecipi, senza pregiudizi, senza le follie ideologiche dei grandi, portatori di una purezza che ci manca…


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