LA SCELTA
Forse perché la loro pelle è un po’ più bianca? Per gli amanti della razza, potrebbe essere una scelta giusta.
O forse c’è un motivo più profondo? Per esempio chi sono i siriani che scappano, a quale ceto appartengono? Sono dei poveri contadini, pastori o altro, appartenenti cioè ad un ceto un po’ più alto?
Cervelli buoni e mano d’opera buona. A prezzo contenuto, non solo, ma grati alla terra che li accoglie. Una bella scrematura in mezzo alla folla degli aventi diritto
Per la Germania, quindi, potrebbero essere una grande risorsa, magari il primo anno costerebbero qualche miliardo, ma tanto attraverso le sue banche quei soldi li tira dagli interessi sul debito della sua colonia greca. Quindi una partita di giro a costo bassissimo con previsione di impatto sul Pil elevato.
Questa è solo una mia ipotesi. Ma sono abituata ormai a non fidarmi della generosità dei tedeschi e men che meno della signora cancelliera. Perché non mi piace che si dica “tu sì e tu no”, davanti a chi scappa dalle guerre. E se è accoglienza disinteressata, dovrebbe esserlo per tutti.
Questa scelta del “tu sì e tu no”, a seconda del paese da dove scappa tutta questa povera gente, mi ha fatto venire in mente la macabra figura del Dott. Mengele, quando, davanti ad una fila di deportati ebrei, indicava a destra o a sinistra, e quel gesto significava vivere o morire.
E alla prossima ondata, ancora più disperata, al tavolo della trattativa immigrati, Merkel dirà: io ho già dato.