Con un’inversione di tendenza rispetto alla solita prassi di attribuire cariche e incarichi ai politicanti più navigati, il Consiglio Regionale del Lazio ha affidato la Presidenza della Commissione Mobilità alla giovane Chiara Colosimo, classe 1986.
Chiara Colosimo è romana, si appassiona alla politica fin da subito: milita in Associazione studentesca, è presidente regionale della Giovane Italia nel 2009, e nel 2010 entra nel Consiglio Regionale del Lazio con la Lista Polverini. Una carriera insomma non da poco, idee chiare e un carattere che di certo “non le manda a dire”.
Al di là delle ideologie politiche (ricordiamo che The Freak è un magazine apartitico) abbiamo deciso di dare spazio al consigliere più giovane della Regione Lazio, perché sembra sapere quello che fa e, come presidente di Commissione, ha esordito con un gesto che, soprattutto alla luce dell’ufficio che ricopre, fa tanto rumore: rinunciare all’Auto Blu.
Che sia una risposta alle recenti polemiche sulle “vetture di servizio” di parlamentari e affini, o una scelta pratica dettata dalla possibilità di adempiere ai suoi doveri senza far ricorso alle finanze pubbliche (e quindi – mi si perdoni la demagogia – ai contribuenti), la scelta di Chiara ci fa sperare in una classe dirigente sempre più “sul problema” e sempre meno “in poltrona”. #controglisprechidellapolitica
Intervista a cura di Benedetta Baldassarre
Il tuo gesto sarà molto apprezzato e noi tutti ci auguriamo che passi come un segnale forte e chiaro, ma spiegaci, perché hai rinunciato all’Auto blu?
Semplicemente perchè ci tengo alla mia normalità, guido, ho un auto e la mia amata vespa e non ho affatto bisogno di auto blu e autista. E poi vengo dalla militanza e ho sempre pensato che le auto blu sono una delle cose che allontana di più in assoluto i politici dalla gente. Io intendo la politica come la più bella forma di servizio per il proprio popolo e qualsiasi cosa ne dia un immagine diversa la tengo ben lontana da me.
Cosa pensi di quanti invece continueranno a beneficiarne?
Ognuno è libero di fare ciò che crede giusto. Fin quando sarà un benefit regolamentato, non si possono fare crociate contro quelli che la usano. Ma sto pensando di presentare una mozione per chiederne l’abolizione.
Ritieni che l’Auto blu sia un privilegio in certi casi dovuto, o lo reputi un mero spreco delle finanze pubbliche?
Sicuramente uno spreco, Giorgia Meloni ex Ministro della gioventù, ne ha fatto tranquillamente a meno, quindi se ne può fare a meno. E non vale solo per i politici…
Quali sono altri sprechi che si potrebbero evitare?
Noi in regione abbiamo abolito i telegrammi di convocazione per le Commissioni e il Consiglio. Nel 2012 , nel’era digitale è un inutile spreco di soldi e carta! Aboliti i monogruppi, uno scandalo prevalentemente laziale, che vedeva ogni giorno la formazione di gruppi composti da un solo consigliere, ma con tutti i benefit e i soldi di quelli da 10… E ce ne sarebbe ancora da tagliare, ma non per screditare la politica, per ridarle il giusto peso.
Credi che il tuo esempio avrà sèguito o resterà un caso isolato?
Spero veramente che possa seguirmi qualcuno, che ci sia una specie di effetto a catena, ma temo che non sarà così!
Basteranno questi accorgimenti perché la società recuperi una maggiore fiducia nei confronti di chi amministra la cosa pubblica?
No, non bastano affatto, ma credo che da piccoli accorgimenti la gente sia facilitata a distinguere tra politici. Perchè vedete l’antipolitica è sbagliata, bisogna combattere i politici corrotti, affaristi, menefreghisti, non i politici tutti, non la politica tutta! Il ritorno alle preferenze auspicato da diverse forze politiche proprio in questi giorni potrebbe essere una di quelle cose che aiuterà la politica a recuperare la fiducia dei cittadini.
Che cosa pensi invece delle immunità parlamentari?
Penso che con un Parlamento di nominati siano assolutamente ingiuste, altra storia sarebbe calare lo scudo su parlamentari e senatori democraticamente eletti, scelti quindi da quel popolo sovrano che ultimamente è “leggermente” all’angolo…
Credi sia importante per i giovani che si avvicinano alla politica ricevere un’educazione alle istituzioni, o pensi che questo mondo dovrebbe essere aperto a tutti, indistintamente?
Assolutamente aperto a tutti, in realtà a me non convince affatto la retorica della società civile in politica, ma c’è una cosa che va chiarita: “gli atti amministrativi si imparano, la passione no”. Faccio un esempio su di me: quando sono stata eletta, facevo politica da quasi 10 anni, ma non ero mai stata in una istituzione, pensate che sapessi come si formula un’interrogazione o peggio sapessi scrivere una legge? A 23 anni? La risposta è ovviamente no, ma esiste la segreteria amministrativa, l’ufficio legislativo e chi più ne ha ne metta, la prima volta ti fai aiutare la seconda già sei pronta a fare sola. Con umiltà e voglia di fare bene non ci sono paletti.
Cosa risponde a chi si meraviglia che un incarico tanto denso di responsabilità sia stato attribuito ad una così giovane studentessa?
Che mi dispiace per la meraviglia… Se a 18 anni sono in grado di scegliere chi votare, sono anche in grado di essere votato… O almeno così dovrebbe essere! E poi diciamo la verità, c’è gente in politica da non si sa quanti decenni, penso abbiano fatto il loro corso, questa Italia ha bisogno di gente che ci crede!
Grazie per la disponibilità a nome di The Freak, buon lavoro e buona fortuna!