Magazine Diario personale

La scelta di Hermosa

Creato il 30 maggio 2014 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Per molte di noi questo prossimo ponte (partirete? Avete programmato le vacanze? Ricordatevi di raccontarmelo partecipando al Giveaway in corso!!) sarà il primo fine settimana di mare e sole. Questo vuol dire solari.
Dò per scontato che tutte sappiate che la protezione, soprattutto durante i primi giorni, è fondamentale: se per caso aveste ancora dubbi, leggete quio anche qui. La protezione solare non è importante. Di più.
La scelta di Hermosa
Partendo quindi dal fatto che tutte vi proteggerete la domanda è: filtri chimici o filtri fisici? Che, se parliamo di solari, non è una domanda. E' LA DOMANDA. Mettetevi comode, e all’ombra, non sarà un post breve.
Come sempre, vi invito a pensare con la vostra testa: qui trovate una serie di post interessanti pubblicati da No-Nonsense Cosmethic. Se davvero siete interessate al tema, non fatevi spaventare da termini e paroloni e provate a leggere: scoprirete molte cose.  Per me è stata una lettura preziosa, che mi ha aiutato nella decisione da prendere.
Iniziamo con un paio di precisazioni, necessarie. La prima è che la stessa distinzione tra filtri chimici e fisici è una bella invenzione di marketing : 

Tutti i filtri solari sono CHIMICI, in quanto tutte le sostanze esistenti , l’acqua, l’emoglobina, la clorofilla ecc.. sono sostanze chimiche.
Tutti i filtri solari sono FISICI , in quanto il fenomeno FISICO di assorbire, diffondere e/o riflettere le radiazioni elettromagnetiche  è comune a tutte le sostanze.
Diciamo pure, comunque, che teniamo per buona questa distinzione, per facilità di discorso.  
La seconda, molto più importante, è circa l’uso di alcuni ingredienti fisici giudicati come idonei. Per esempio, l'Ossido di Zinco. Patina bianca antiestetica a parte viene citato spesso come filtro fisico ideale poiché
è capace di riflettere e disperdere le radiazioni solari, proteggendo la cute dai loro effetti nocivi. Anzi: viene spesso difeso a paragone con i filtri "chimici" perché con il suo utilizzo le radiazioni sono riflesse via mentre altrimenti sono assorbite e non si sa bene che fine fanno.

Proviamo a capirne di più? Dai, proviamo.
E dunque: rispetto alla sua capacità riflettente, nessun dubbio. Ma per essere davvero efficace c’è bisogno che sia usato in nano particelle (più piccoli sono i granuli riflettenti, più è facile che riescano a proteggere e coprire tutte la pelle esposta. Avete presente quando non spalmate bene una crema e vi ritrovate con la scottatura a forma di “fin dove è arrivata la mano”? Ecco, così). Ma questo tutto sommato è un ostacolo superabile: basterebbe scegliere un solare con nano particelle (a leggere l'INCI è indicato). Quindi sì, potenzialmente può riflettere via le radiazioni. 
Invece i filtri chimici che le assorbiscono? Che fine fanno quelle radiazioni??In linea di massima l’energia assorbita, soprattutto se i filtri usati sono fotostabili una volta filtrata dalle sue componenti nocive, fa bene alla nostra pelle. L’azione del sole, giusto per citarne una, permette e stimola la produzione della vitamina D. La supposta superiorità degli ingredienti che riflettono via perciò non è né un pregio esclusivo né indiscutibilmente riconosciuto. 
E a proposito di riconoscimenti: l'Ossido di Zinco NON è un ingrediente autorizzato come filtro fisico. Sapete invece cosa è universalmente e scientificamente riconosciuto? Il suo essere è altamente tossico per gli organismi acquatici. 
Come dicevo all’inizio del post: pensate con la vostra testa. A voi le valutazioni (avete tutti i link necessari per verificare quello che vi ho detto) sull’utilizzo di un ingrediente la cui efficacia ed efficienza non è ufficialmente riconosciuta ed è altamente dannoso per l’ambiente.
Ovviamente, questo è un esempio clamoroso, volutamente scelto. Ma trovo sia più che significativo.
La mia scelta, da molto tempo, è quella di filtri chimici. Filtri fotostabili, che mi garantiscono una protezione alta (di solito uso il 50 e rarissimamente scendo al di sotto il 30). Solari che applico anche in città, quando vado a lavoro. Scelgo filtri resistenti all’acqua, che riapplico spesso nel corso della giornata se sono al mare. 
Uso creme solari che applico prima di arrivare in spiaggia, di modo da farle assorbire per bene: i filtri e gli ingredienti saranno pienamente attivi e eviterò quello spiacevole alone- che è anche inquinante- al primo bagno. E uso spesso creme per bambini, perché sono generalmente più protettive- non apro una discussione sul perchè i bambini meritino più protezione di me solo perchèe questo post è già troppo lungo- e sono pensate per chi fa bagni lunghi (e io esco dall’acqua solo quando ho le labbra livide).  
Scelgo brand di cui mi fido: per la qualità degli ingredienti utilizzati, per l’attenzione nella ricerca, per la loro etica e filosofia. E anche per la bellezza dei loro packaging, lo sapete bene. Dove non riesco, scelgo anche prodotti low cost il cui rapporto efficacia/efficienza trovo strepitoso (non è un segreto che sia una grande fan dello stick 50+ della Kiko e, ad oggi,  non ho ancora trovato un sostituto "eticamente" migliore. Ma ho molti solari da provare...vedremmo...).
E continuo a cercare in rete, leggere e informarmi. Continuerò a parlarne spesso. Anche per questo, non vedo l'ora di leggere la vostra opinione:) 

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