La scienza messa a focus

Creato il 08 gennaio 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Se pensate che la cultura scientifica in Tv vada intesa come divulgazione, perché per essere compresa  pare necessiti di una sorta di traduzione, di semplificazione degli oggetti culturali.

Se la televisione tradizionale vi ha stancato, ecco in prima serata su Italia 1 il nuovo programma televisivo di Focus che vi guiderà alla scoperta dei misteri della scienza sotto la guida di Giulio Golia e di un simpatico e parlante “San Bernardo”.

Forte della sua efficacia comunicativa, la Tv  dà vita a una forma di cultura più popolare forse, ma anche più adeguata alla società moderna.  Non si tratta della solita trasmissione di divulgazione scientifica, ma di un nuovo modo di vedere il mondo con uno sguardo curioso e penetrante.

Il programma, realizzato in collaborazione con l’omonimo mensile di divulgazione scientifica diretto da Sandro Boeri,  dedicato a chi vuole scoprire e conoscere il mondo in cui viviamo è nuovo e rivoluzionario: adotta un linguaggio televisivo, molto rapido (i servizi durano in media 5 minuti), vario e con un taglio ironico e semplice che spazia dai miti sul sesso, ai lati sconosciuti del comportamento umano fino alle proposte più innovative e creative nell’ambito delle fonti rinnovabili di energia.

Affronta molteplici e interessanti argomenti, tra cui tecnologia, scienza, storia, sport, natura, salute, sesso, mondo animale e molto altro. Un inesauribile e affascinante sapere raccontato attraverso reportage, testimonianze dirette, documentari di produzione internazionale e documenti esclusivi. Numerosi anche i servizi dedicati alle curiosità più stravaganti il tutto confezionato all’interno di una scenografia che utilizza il supporto di una videografica accattivante e fortemente innovativa.

Focus Uno è un nuovo format che mantiene lo stile divulgativo e autorevole perché “soltanto grazie alla scienza è possibile dare risposte giuste” pertanto prende il via un nuovo modo di informare, scoprire, fare domande ardite, dare risposte comprensibili e trasmettere conoscenze divertendo chi le riceve.

Ed ecco la spiegazione sulle origini  della festa del  “Pesce d’aprile”, che si tramanda dal medioevo in molti paesi del mondo. Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano le feste  furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo. Ogni anno si  scatenano  i pesci d’aprile studiati appositamente per far abboccare le persone a notizie più o meno verosimili e naturalmente false. La top five dei pesce d’aprile più riusciti nella storia moderna, segnala la pubblicità di un’isola paradisiaca nell’Oceano Indiano con tanto di fotografie e con un mare decisamente incontaminato, per forza: non esiste! Il New York Times ed altri giornali americani pubblicano una fotografia di un uomo che vola grazie ad uno strumento alimentato dall’aria dei propri polmoni. Soffiando in una scatola, verrebbero attivate delle eliche che gli avrebbero consentito di volare.

Infine l’albero degli spaghetti documentato da un rispettato show della BBC, Panorama, che ha sostenuto che grazie al bel tempo ed all’eliminazione delle erbe infestanti, i contadini svizzeri potevano  godere di un corposo raccolto di spaghetti. Incredibile ma vero, tanti ci hanno creduto e alle chiamate ricevute dalla BBC su persone che si interrogavano se gli spaghetti potessero crescere come alberi, la risposta è stata “mettete degli spaghetti in un barattolo di salsa di pomodoro e sperate”.

Oggi tutto è bio, anche nel campo della salute prendono il via i prodotti ecocompatibili e i contraccettivi utilizzano biopillole estro progestiniche che contengono estrogeni naturali simili  a quelli prodotti dalle ovaie delle donne con un impatto minore sul fisico e più adatto ai vari cicli ormonali.

Per sfatare alcune leggende metropolitane come quella che lo sport e il sesso non vadano d’accordo ecco le prove  scientifiche che attraverso test e analisi dimostrano che il sesso prima di una prova agonistica non  fa male e non ha effetti sulla condizione fisica, la resistenza o qualunque altra capacità degli atleti anzi il livello di testosterone aumenta del 20% avvalorando che questa tesi è uno stratagemma ben radicato per far rigare diritto gli atleti. Molti preparatori atletici sono convinti che il rapporto sessuale comporti un eccessivo dispendio energetico e che, di conseguenza, sia contrario ad una performance sportiva ottimale, qualsiasi sia la disciplina praticata. Se è vero che l’atto sessuale è un atto atletico a tutti gli effetti, dal momento che nei 13 minuti e 50 secondi – la durata dell’amplesso medio secondo uno studio europeo – il ritmo respiratorio sale progressivamente da 14 a 40 volte al minuto, la frequenza cardiaca raggiunge le 180 pulsazioni e la pressione sanguigna supera le 200 di massima, è altrettanto vero che l’impegno fisico non è assolutamente intenso, comportando una spesa energetica contenuta tra le 150 e le 300 calorie. In pratica, quanto si consumerebbe a salire di corsa tre piani di scale. Insomma, con una buona dormita, il fisico di qualsiasi atleta, maschio o femmina, è in grado di compensare ben altro. Fare l’amore, dunque, la sera prima delle competizioni non pregiudica assolutamente le prestazioni fisiche degli atleti.

La “Iena”Giulio Golia accompagna in modo assolutamente facile e divertente il pubblico di Focus in un affascinante e inedito racconto del mondo.


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