La scommessa. Per gioco o per destino.
di Raffaello Mastrolonardo
Titolo: La scommessa. Per gioco o per destino.
Autore: Raffaello Mastrolonardo
Edito da: TEA Libri
Prezzo: 13,00 €
Genere: Romanzo
Pagine: 302

Trama: Gian Lorenzo Manfredi, per gli amici Maestrale, è un uomo arrivato, orgoglioso e sicuro di sé. È un architetto di successo e sa godersi appieno le cose belle che la vita gli offre, comprese le molte distrazioni da una routine coniugale ormai troppo stretta. Si è fatto un nome nelle ristrutturazioni di prestigio, e grazie a ciò conosce i coniugi Vettori, ma soprattutto conosce lei: Miriam. L’incarico è restaurare una vecchia masseria, La Ginestra, e trasformarla in un luogo da sogno. Inaspettatamente le antiche mura di quella casa diventano la cornice di un amore che prima sboccia e poi divampa, nel quale Gian Lorenzo non crede e contro il quale è pronto a scommettere. Sullo sfondo di una Puglia autentica e assolata, presi per mano dai versi d’un grande poeta dimenticato, i due amanti metteranno in gioco se stessi e il loro mondo: tutto.

di Claudy
Decisamente ben scritto. Sono entrata nella storia da subito.
Gian Lorenzo Manfredi, il protagonista, rappresenta lo stereotipo dell’uomo che non vuole crescere mai, che – alla faccia dei duoi 50 anni – morde la vita e non perde occasione per divertirsi con gli amici o per ….divertirsi con le donne. Ama fare il DonGiovanni, corteggiare le sue prede e farle cascare ai suoi piedi con una freddezza da manuale. Ma la vita a volte ci riserva delle sorprese…e quando incontra Miriam tutto cambia. E’ una donna bella e intelligente, decisa insieme al marito a comprare e ristrutturare una masseria in Puglia.

Gian Lorenzo è l’architetto che ne seguirà la ristrutturazione; è seguendo il progetto e l’inizio dei relativi lavori che lui e Miriam verranno sopraffatti da una forte attrazione reciproca.
Ho ripensato più volte a quel momento, un momento di intimità emotiva fra due estranei come rare volte nella vita accadono, che lega indissolubilmente il destino attorno a qualcosa, un evento, un luogo, un nome. Non si trattava più solo di muri e arredi, ma di materia viva. E apparteneva solo a noi due. Qualcuno ne sarebbe stato il proprietario, altri l’avrebbero ammirata, altri ancora goduta. Ma l’anima era nostra, mia e di Miriam. E basta.
Sullo sfondo della loro storia d’amore si staglia la bella Bari, che di certo l’autore ama, e che risulta altrettanto amata dai suoi personaggi. Non risultano mai noiose le descrizioni dei particolari paesaggistici, viene anzi la voglia di partire e visitare questa città e le sue belle sorprese architettoniche.

Pascal afferma che, nel dubbio sull’esistenza di Dio, bisogna comunque decidere di vivere come se Dio ci fosse o come se non ci fosse. Non si può non scegliere, poichè il non scegliere è già una scelta…Pascal ci porta alla conclusione che vale sempre la pena scommettere su Dio:”Se vincete, vincete tutto, se perdete non perdete nulla. Scommettete, dunque, senza esitare…”……In fondo Miriam aveva ragione. Se all’espressione <Dio> avessi sostituito <Amore> la logica stringente di un pensatore del Seicento avrebbe retto, e quelle frasi ben congegnate mantenuto la loro razionalità incontestabile. Anche nell’amore, come per Dio, vale sempre la pena.
Miriam è pronta a scommettere. Così non sembra -almeno all’inizio – per Gian Lorenzo, che vive con trasporto gli incontri clandestini con Miriam, ma non riesce a lasciarsi andare completamente. Ma il rapporto tra i due diventa sempre più profondo, lo scambio non è più solo di corpi ma anche e soprattutto di anime…Gian Lorenzo fa giusto in tempo ad accorgersi di ciò che…tutto cambia….i segreti spesso non rimangono tali a lungo…e anche un amante esperto come lui commette delle pericolose leggerezze.
Nel libro viene affrontato anche il tema del genocidio armeno, tragico argomento, sconosciuto a molti, a me stessa in primis. E’ questo il potere della lettura e dei libri…anche leggendo una storia romantica si può imparare qualcosa.
Ecco, se devo fare un appunto però, lo faccio sul finale…avviene tutto troppo velocemente … quando è arrivata l’ultima pagina, mi ritrovavo ancora piena di aspettative, credevo che sarebbe ancora successo molto altro…viene invece solo gettato il seme di un nuovo inizio e l’evoluzione della storia viene lasciata tutta alla fantasia del lettore.
Con un finale “più completo” avrei probabilmente dato 5 stelline, invece rimango a 4. Resta un bel libro, è scorrevole e mai pesante. Chi volesse perdersi in una bella storia d’amore e mettere alla prova quanto diceva Pascal, si faccia avanti!


