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La scomparsa di Alice Creed – J Blakeson

Creato il 23 settembre 2010 da Soloparolesparse

Se l’obiettivo di un thriller è quello di mantenere alta la tensione allora La scomparsa di Alice Creed è un thriller con i controcazzi… per dirla senza mezze misure.

In realtà c’è un lento calo andando verso la conclusione, ma è roba che si può perdonare a J Blakeson, visto quello che ci regala per novanta minuti.

Danny e Vic organizzano il rapimento di Alice Creed, figlia di un uomo ricchissimo.
Tutto è studiato nei minimi dettagli ma ciascuno dei tre protagonisti della vicenda ha dei segreti e  dei dubbi che complicheranno non poco le cose.

Come vedete la trama è scarna e semplice (e se volete anche abbastanza abusata – sebbene ci siano sorprese non indifferenti nel corso della vicenda), ma è il modo in cui la storia è raccontata a dare qualità al film.

I primi dieci minuti del film mostrano i dettagliati preparativi dei due uomini.
Il furto del furgone, la preparazione della stanza con tanto di insonorizzazione, il cambio dei vestiti, la raccolta degli abiti.
Dieci minuti fitti di eventi dettagliati senza nemmeno una battuta, nemmeno una parola, un nome… nulla.
Ci si può concentrare completamente sui particolari dell’azione.

E poi si continua su questa linea perchè anche la sequenza del rapimento è mostrata tenendo ampi spazi segreti, per esempio non vediamo il volto della ragazza rapita (e non sappiamo chi è) fino a quando non è al sicuro legata al letto della sua prigione.

La scomparsa di Alice Creed – J Blakeson

Lo stillicidio di notizie continua al punto che solo dopo mezz’ora iniziamo a scoprire chi è la ragazza e perchè è stata scelta.
Mi guardo bene dal raccontarvelo perchè si tratta della prima di una serie di sorprese che danno vivacità al film, arrivano al momento giusto e ingarbugliano la vicenda.

Non tanto dal punto di vista della trama, che fila via liscia, quanto per quel che riguarda le scelte dei protagonisti.
Cosa sanno l’uno dell’altro?
Cosa ciascuno immagina l’altro sappia?
Cosa decideranno di fare?
Chi tradirà e chi sarà tradito?

Ottima tensione per buona parte del film, ottime le sorprese che sparigliano.
Nota di merito per il terzetto di protagonisti su cui pesa tutto il film essendo assolutamente gli unici attori.
Gemma Arterton è intensa e forte, Martin Compston timoroso e debole, Eddie Marsan misterioso e cinico.

Peccato solo che il finale dia l’impressione del già visto e faccia calare leggermente il voto… comunque J Blakeson, al suo primo lungometraggio (ma aveva già scritto The Descent 2), merita di essere seguito.


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