C’è poco da dire. Roberto Giammanco se n’è andato, meno di un’ora fa.
Con lui se ne va un intellettuale raffinato, un osservatore acuto, un pensatore solido e originale, un uomo dalla schiena dritta. Ma, soprattutto, se ne va un amico e un maestro — non finirò mai di ringraziare Miguel Martinez per avermi permesso di dividere con Roberto un pezzetto della mia vita. E andiamo avanti, con un altro buco nel cuore e un tassello in più nella memoria.