Oggi nel Salento leccese tutti chiedono a gran voce le buone pratiche agricole come se fossero la scoperta del secolo! Invece dal 1° gennaio 2005 è in vigore il regime di condizionalità per gli agricoltori che ricevono aiuti dalla PAC. In effetti si legge “Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti è tenuto a rispettare i criteri di gestione obbligatori e a mantenere la terra in buone condizioni agronomiche e ambientali”… art. 4 del Regolamento (CE) 73/2009. Pertanto, sono interessati al rispetto degli impegni della “condizionalità” tutte le aziende che presentano le seguenti domande: 1. Domanda Unica di Pagamento; 2. Domande di finanziamento previste dal PSR 2007 - 2013; 3. Domanda di Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti; 4. Domanda di Premio di Estirpazione vigneti. La condizionalità rappresenta una serie di norme in materia ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere e salute degli animali, di buone condizioni agronomiche e ambientali. Tutti oggi affermano che gli oliveti del Salento sono in cattive condizioni, deboli e per questo stesso motivo attaccati da ogni genere di malattia. Ma gli agricoltori del Salento leccese hanno degli aiuti per garantire le Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (B.C.A.A.) che altro non sono che impegni minimi di carattere agronomico proprio per evitare che gli olivi si presentassero deboli e soggetti quindi a malattie. L’obiettivo principale per l’oliveto è quello di assicurare un livello minimo di mantenimento delle superfici destinate alla coltura dell’olivo tramite la corretta cura delle piante. Il mantenimento dell’equilibrio vegetativo delle piante di olivo si ottiene attraverso molteplici interventi agronomici fra cui la potatura. Nel Salento gli oliveti rappresentano un elemento caratteristico del paesaggio rurale che merita di essere preservato anche al di là della sua mera funzione produttiva. Oltre a salvaguardare l’integrità del paesaggio mantenere gli oliveti in buone condizioni agronomiche e vegetative comporta altri vantaggi: un oliveto ben curato rappresenta una forma di gestione attiva del territorio che contribuisce a ridurre il rischio di erosioni e frane e garantisce il presidio di zone rurali altrimenti destinate all’ abbandono. Gli oliveti in buone condizioni inoltre rappresentano uno dei cosiddetti "agroecosistemi" che pur creati dall’attività dell’uomo aumentano le possibilità di rifugio e nutrimento per la fauna selvatica e in particolare l’avifauna i rettili e i piccoli vertebrati favorendo la biodiversità animale e vegetale. Le Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (B.C.A.A.) sono impegni minimi di carattere agronomico che hanno la finalità di: • prevenire l’erosione del suolo; • mantenere i livelli di sostanza organica nel suolo; • mantenere la struttura del suolo; • assicurare il livello minimo di mantenimento dell’habitat evitandone il deterioramento.
Il pagamento integrale dei sostegni in agricoltura (Domanda Unica, misure agroambientali, etc.) è SUBORDINATO al rispetto di tali requisiti.