
Il regno oltre il Vallo di Adriano di Robinson prosegue da tempo, precisamente dal 2009 anche se già nel 2007 guidava la Scozia A e veniva dall'esperienza sulla panchina di Edimburgo nella Celtic League. Alti e bassi, perché ci sono i successi al Murrayfield sia contro gli Aussie che contro i sudafricani, ma anche l'eliminazione nella fase a gironi della scorsa Rugby World Cup, con le brucianti sconfitte contro l'Argentina e l'Inghilterra arrivate negli ultimi istanti di partita. La Scozia è passata dal sesto al dodicesimo posto nel ranking, arriva dal cucchiaio di legno del 6 Nations dopo una orribile performance contro gli Azzurri all'Olimpico, uno dei punti più bassi della gestione Robinson. Nel frattempo ha cresciuto nuove leve come Richie Gray o David Denton (foto) o Greig Laidlaw o Stuart Hogg e pare aver recuperato Joe Ansbro, salutando nel frattempo Chris Paterson e Dan Parks. Il bilancio complessivo è di 24 Test, di cui 12 vinti, uno pareggiato e 11 persi. C'è da aggiungere che a livello di club per la Scottish Rugby Union è stato, il 2012, un anno di grandi soddisfazioni, con Edimburgo che ha proseguito fino alle semifinali la corsa in Heineken Cup, superando addirittura il Tolosa ai quarti, e i Glasgow Warriors che hanno conquistato un posto nei playoff di Pro 12.
Contro i samoani, la Scozia ha un record di sei vittorie e un pareggio (un 15-15 che risale ai tempi della Coppa del Mondo del 1995 in Sud Africa, nella fase a gironi): l'ultimo faccia a faccia è del 27 novembre 2010: 19-16 al Murrayfield, il vantaggio più risicato degli Scots sugli isolani.