Edimburgo – Dopo le dichiarazioni di ieri durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo con BT per la sponsorizzazione del Murrayfield e l’investimento nei fondi nel rugby di base e nel femminile, stamattina la SRU è passata ai fatti, annunciando il nuovo “head of rugby” del dipartimento femminile.
Sheila Begbie entrerà in carica nella nuova posizione, creata appositamente dalla SRU per dare impulso allo sviluppo del rugby femminile scozzese a tutti i livelli e a tutte le età, dal prossimo agosto.
Begbie riporterà direttamente a Scott Johnson, DoR del rugby scozzese, e lavorerà sul progetto “The Way Forward: 2016 and Beyond” che prevede lo sviluppo del rugby femminile in Scozia con almeno cinque punti da raggiungere.
Begbie ha costruito la sua esperienza nel calcio femminile; prima come giocatrice, debuttando all’età di quindici anni con la nazionale scozzese – con cui vanta 25 caps e di cui è stata anche capitano – prima di passare alla carriera da dirigente, come “Head of Girls’ and Women’s Football” dal 1998. Oltre ad essere stata la responsabile dello sviluppo strategico del calcio femminile in Scozia, Sheila è stata vice chairperson dell’ UEFA Women’s Committee e una delle UEFA Match Delegate.
Dopo le pessime prestazioni recenti della nazionale maggiore femminile, che ha chiuso gli ultimi due 6 Nations a secco di vittorie e ha mancato la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo francese, che si giocherà in agosto, il movimento femminile aveva bisogno di una ventata d’aria fresca e di una rinnovata strategia, tesa a fare bene e a correggere gli errori del passato.
“Quello che mi porterò dall’esperienza con la nazionale di calcio è un progetto vincente, perché abbiamo avuto tanto successo nel calcio femminile. Mi auguro di trasferire le competenze in termini di lavoro strategico che ho fatto allo Scottish FA, anche la rete di persone che conosco e lo sviluppo di partnership, che sono un punto critico nello sviluppo del rugby femminile e delle ragazze in Scozia. Dobbiamo far crescere il gioco quindi abbiamo bisogno di avere più ragazze giovani che giochino a rugby. Vorrei lavorare con il personale attivo sul territorio e attraverso la creazione di partnership con il governo e le parti interessate, tese ad avere un approccio molto specifico per lavorare con le ragazze. Una delle cose che mi ha davvero colpito è stata la visione della Scottish Rugby in termini di quali aspirazioni hanno per il rugby femminile – c’è una reale volontà di sostenere la crescita del gioco con l’ambizione di ottenere risultati“, ha detto il nuovo Head of Women’s Rugby al sito ufficiale della Scottish Rugby.