A Ferrara, ovviamente, dove interverrà il 4 ottobre alle 17 (Cortile del Castello) insieme agli scrittori Teju Cole e Peter Froberg Idling per l’incontro “Il racconto del mondo”; alle 19.30 dialogherà con il Prof. Wasim Dahmash (Università di Cagliari) sul suo libro “Pallidi segni di quiete”.
Adania Shibli è una scrittrice palestinese, considerata una delle voci più importanti della letteratura palestinese contemporanea: nata nel 1974 in un villaggio dell’Alta Galilea e oggi vive tra Londra, Ramallah e Berlino. Ha all’attivo due romanzi: مساس, originariamente pubblicato da Dar al-Adab (Beirut) nel 2002, è stato tradotto in molte lingue tra cui l’italiano (Sensi, trad. di Monica Ruocco, Argo ed., 2007).
Nel 2004 è uscito il suo second romanzo: كلنا بعيد بذات المقدار عن الحب, tradotto in inglese nel 2012 con il titolo We Are All Equally Far From Love. Il suo ultimo lavoro, Dispositions, è un libro d’arte incentrato su un gruppo di 17 artisti palestinesi contemporanei (la giovane autrice lavora anche nel campo delle arti visive).
In italiano è stata invece recentemente pubblicata una raccolta di racconti con il titolo: Pallidi segni di quiete, a cura di M. Ruocco (Argo ed., 2014)
Shibli è infatti anche autrice di numerosi racconti pubblicati in diverse riviste in Libano e in Palestina. Inoltre ha vinto due volte il Premio Qattan Young Writer’s Award Palestine; ha fatto parte dei 39 autori arabi sotto i 39 anni scelti per partecipare al progetto Beirut 39, organizzato dallo Hay Festival nel 2010, ma a causa del suo passaporto israeliano non è potuta andare in Libano per partecipare alla manifestazione. Nel 2011 è stata ospite del Festival Babel, dedicato quell’anno alla Palestina. Dal 2012 è visiting professor e ricercatrice presso l’Università di Birzeit in Palestina.
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