Mi sono resa conto, partecipando al concorso della Muller "Blusubianco", che effettivamente una buona parte della letteratura contemporanea utilizza il tempo verbale presente.
Cosa c'entra il concorso? Beh, è strutturato sulla creazione di racconti a partire da un incipit; ogni settimana viene dato un incipit diverso. Finora erano tutti volti al tempo presente.
Siccome il concorso è gestito dalla scuola Holden, che è la scuola di scrittura creativa di Baricco, posso affermare che il trend della nostra letteratura diciamo "giovane" è proprio quello di lasciare da parte il passato.
Chissà come mai. Certo, la narrazione al presente è più immediata, dà una sensazione certamente differente; che sia solo questo il motivo?
Comunque, direi che il presente è moderno.