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La scrucchiata (o sclucchiata) - confettura d'una nera abruzzese

Da Ransie @_Ransie_
Fino a qualche giorno fa se mi avessero detto "scrucchiata" credo ci sarei rimasta male.
Perché scrucchiata suona come un aggettivo, quasi a indicare qualcuna che è un po' fuori di testa. La scrucchiata (o sclucchiata) - confettura d'una nera abruzzese E invece il termine scrucchiata si riferisce all'operazione di apertura tra le dite degli acini d'uva.  Vediamo come si realizza allora la scrucchiata, chiamata anche sclucchiata, al fine di realizzare una magnifica conserva di uva.
Si prende un acino, lo si stringe tra pollici e indice lo si "scrucchia" ovvero si fa pressione su questo affinché si apra e venga fuori il vinacciolo.
È un'operazione molto lunga e lenta, antica ma molto saporita. L'uva perfetta per realizzare un'ottima scrucchiata è quella  nera; è preferibile la varietà d'uva Montepulciano. Dopo aver terminato la scrucchiatura di tutti gli acini si potrà finalmente realizzare la conserva tipica abruzzese. Una volta puliti tutti gli acini, riponeteli in una pentola di acciaio, accendete il fuoco ma la fiamma tenetela bassa. Il tempo di cottura varia molto. Genericamente per un chilo di uva occorre poco meno di due ore. Non abbiate fretta di farla cuocere e mescolatela spesso per non farla attaccare.  Ora la polpa va separata dalle buccia e dai semini rimasti.  La scrucchiata (o sclucchiata) - confettura d'una nera abruzzese Oggi si usa il passaverdure ma in realtà la passatura andrebbe fatta con un setaccio particolare: lu pellicciola. Lu pellicciola è composto da una serie di cerchi concentrici ed è sostenuto da un supporto in legno. Se cercate bene potrete trovarla in alcuni mercati di paese come quelli di Lettomanoppello, Vittorito, Roseto degli Abruzzi e Miglianico.  Ora prendete la passata e riponetela sul fuoco aggiungendo 200 grammi di zucchero per ogni chilo di uva. Lasciate cuocere finché non si addensa per bene.  La scrucchiata (o sclucchiata) - confettura d'una nera abruzzese
Quando la conserva sarà bella densa fate la prova del piatto. Versate una piccola parte del preparato su un piatto e controllate se la consistenza scivola via o se è molto viscosa. Deve essere viscosa, se così non è lasciatela cuocere ancora un po'. Ricordate di girarla spesso perché rischia di attaccarsi e poi sono dolori! Intanto sterilizzate qualche vasetto. A cottura ultimata riponete il prodotto ancora caldo all'interno dei vasetti sterilizzati, chiudeteli per bene e riponeteli a testa in giù.  Et voilà, la scrucchiata è pronta!

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Da Anna Maria C
Inviato il 11 settembre a 18:50

sbagliato, lo zucchero alla marmellata d'uva non ci va è già molto dolce da se!!! E quel setaccio si chiama crivello!!!