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La sculacciata

Da Paultemplar

La sculacciata

Il solido matrimonio tra i giovani Elena e Carlo entra improvvisamente in crisi il giorno che l’uomo scopre di non provare più desiderio fisico per la moglie e di non essere quindi più in grado di consumare il matrimonio stesso.
Elena ovviamente preoccupata cerca in tutti i modi di aiutare il marito in difficoltà arrivando a mettere in pratica tutte le arti erotiche possibili e immaginabili, usando come arma estrema anche il bondage ovvero l’uso di pratiche sado-masochistiche che però non sortiscono alcun effetto.
Non funzionano nemmeno i consigli di lady Anna, un’esperta in crisi di coppia e sessualità che dalle colonne di un rotocalco si prodiga in consigli in aiuto delle coppie in difficoltà.

La sculacciataSydne Rome è Elena

La situazione sembrerebbe senza via d’uscita perchè nessun tentativo è coronato dal successo: tuttavia un fatto imprevisto metterà a posto la situazione.
Elena tenterà il suicidio e Carlo, che la salva, ritroverà d’incanto la virilità perduta.
Scialbo filmetto datato 1974, La sculacciata è uno dei peggiori film di Pasquale Festa Campanile, che riduce con l’aiuto di Luigi Malerba il romanzo Neurotandem di Silvano Ambrogi, anche lui co-autore della sceneggiatura.

Il regista lucano reduce dalle altalenanti prove fornite con  L’emigrante  e Rugantino, entrambi del 1973, mostra una povertà di idee davvero sconcertante.
Il film, che pure poteva vantare un soggetto accettabile, finisce per snodarsi tutto attorno alle performance erotiche dei due protagonisti, senza mai avere un guizzo, un’intuizione che sollevino il film stesso da una mediocrità assoluta.

Antonio Salines, che interpreta il marito divenuto improvvisamente impotente appare imbambolato e privo di nerbo mentre va meglio la bella Sydne Rome che però paga il pedaggio di un personaggio tagliato con l’accetta.
La brava attrice americana gira nuda per buona parte del film e a ben vedere resta l’unica cosa che si ricordi del film che vivacchia su gag davvero povere d’idee e sopratutto spesso scollegate l’una dall’altra.

La sculacciata

Festa Campanile si era distinto fino all’epoca della realizzazione di questo film per la capacità di inserire una ironia tagliente anche se velata dietro film dal valore anche sociale, come La matriarca e Con quale amore con quanto amore, in cui una critica garbata alla società affiorava quà e là con leggerezza.
In La sculacciata invece non c’è nulla di tutto questo, e per tutta la durata del film assistiamo ad un’anonima e a tratti anche indolente trasposizione di immagini prive di forza.
Andrà sicuramente meglio l’anno successivo, quando il regista lucano dirigerà il simpaticissimo Conviene far bene l’amore ; qui invece siamo davvero ai minimi termini e mi sento tranquillamente di sconsigliare la visione del film a coloro che amano le commedie brillanti.

La sculacciata

La sculacciata,un film di Pasquale Festa Campanile. Con Sydne Rome, Toni Ucci, Antonio Salines, Gino Pernice,Marisa Bartoli, Paolo Gozlino, Lorenzo Piani, Roberto Antonelli, Vincenzo Crocitti
Commedia, durata 95 min. – Italia 1974.

La sculacciata

La sculacciata

La sculacciata

La sculacciata

Roberto Antonelli: Chimico
Paolo Gozlino: Dottore
Gino Pernice: Venditore di enciclopedie
Sydne Rome: Elena
Antonio Salines: Carlo Amatriciani
Toni Ucci: Frate
Marisa Bartoli: Veronica
Vincenzo Crocitti: Padrone di Elena

La sculacciata

Regia     Pasquale Festa Campanile
Sceneggiatura     Silvano Ambrogi, Pasquale Festa Campanile, Luigi Malerba
Fotografia     Salvatore Caruso
Montaggio     Mario Morra
Musiche     Gianni Ferrio

La sculacciata

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