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La scuola che motiva all’apprendimento

Da Rossellagrenci

LA SCUOLA CHE MOTIVA ALL’APPRENDIMENTO

Nelle scuole nelle quali si utilizza un modello di educazione attiva e cooperativa i bambini possono sperimentare e comprendere come gli apprendimenti siano gli strumenti concreti per soddisfare la loro naturale curiosità e soddisfare in modo naturale il loro desiderio di conoscere cose nuove. Succede quindi esattamente il contrario di quello che accade applicando un metodo di apprendimento finalizzato all’ottenimento di un buon voto.

In altre parole la scuola dovrebbe costituirsi come un ambiente in grado di promuovere un apprendimento realmente e concretamente motivato, nella convinzione che ciò sia condizione necessaria per ottenere buoni risultati in tutti i settori di impegno umano e che nella scuola, ed in particolare nella scuola di base (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), sia condizione indispensabile.
Quando si parla di motivazione è utile sgombrare il campo da alcune convinzioni diffuse, soprattutto fra gli insegnanti, che considerano la motivazione e, soprattutto la demotivazione, caratteristiche dell’allievo. Ormai da molto tempo, gli studi e le ricerche hanno dimostrato che la motivazione è un concetto fortemente interattivo, che coinvolge quindi tutto l’ambiente di apprendimento (convinzioni, modi di interagire, modalità di insegnare), che la motivazione non è solo la voglia di studiare, ma un atteggiamento, un orientamento, un insieme di elementi attivati, stimolati, influenzati dall’ambiente in cui vive, un quadro complesso in cui si inseriscono le aspettative dell’individuo su se stesso, gli obiettivi che si pone, le cause a cui egli attribuisce successi ed insuccessi.
Una scuola a cui interessi un apprendimento di qualità deve saper creare una condizione ambientale capace di attivare le spinte motivazionali; deve essere consapevole che la vera acquisizione di conoscenza porta ad integrare un nuovo sapere con la struttura di pensiero già “in atto”, modifica la struttura mentale preesistente, anche a costo di riformularla completamente. Una scuola interessata a questo non può somigliare in nessun modo ad un luogo in cui si riceve una banale “fornitura” di informazioni.

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