Magazine Informazione regionale

La scuola che vogliamo

Creato il 12 febbraio 2011 da Quattroparole

La Commissione cultura del Popolo della Libertà di NOVARA propone un manifesto per esprimere un’opinione sul mondo della SCUOLA

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi. Costituzione della Repubblica Italiana, art. 34.

Noi vogliamo una società nella quale tutti i giovani, senza distinzione di ceto sociale, vadano a scuola per conseguire un diploma o una laurea di qualità. Noi vogliamo una società nella quale nessuno rimanga indietro. Perché ogni persona ha un valore inestimabile. Il Popolo della Libertà, Carta dei valori.

SCUOLA, UNIVERSITA’, RICERCA E CULTURA

Il Popolo della Libertà nell’azione di Governo ha già realizzato grandi e fondamentali riforme per mettere le nostre giovani generazioni in condizione di competere e di vincere le sfide del mondo moderno, nel nostro Paese e all’estero. Il coraggio di andare avanti nel cambiamento è sostenuto da famiglie, studenti e docenti che hanno voglia di serietà, qualità, prospettive concrete. E che per questo condividono le linee-guida a cui Il Popolo della Libertà si riferisce nel proporre e compiere l’innovazione:

  • attuare realmente l’art.34 della Costituzione della Repubblica Italiana;
    LA SCUOLA CHE VOGLIAMO

    INSIEME per dar forza ai tuoi DIRITTI

  • difendere il nostro patrimonio linguistico, culturale, artistico e tradizionale anche per favorire nel modo  giusto l’integrazione degli stranieri;
  • commisurare retribuzione e aumenti retributivi a criteri meritocratici, con riconoscimenti agli insegnanti più preparati e più impegnati;
  • trasformare progressivamente le Università in Fondazioni associative, aperte ai contributi dei territori, della società civile e delle imprese;
  • rafforzare la competizione tra Università, premiando, con contributi straordinari, qualità e risultati;
  • realizzare i “fondi dei fondi” sul modello di  quanto già realizzato in altri Paesi, per incrementarei finanziamenti destinati alla ricerca;
  • detassare gli utili reinvestiti in ricerca e innovazione tecnologica;
  • promuovere la creatività italiana volta alla crescita culturale della società e del singolo in tutti i campi dello spettacolo dal vivo, dell’arte e della multimedialità;
  • creare e sostenere le “cittadelle della cultura e della ricerca” con il concorso di pubblico e privato per lo studio e la valorizzazione delle eccellenze italiane.

NELLA SCUOLA CHE VOGLIAMO

  • l’educazione, la disciplina e il rispetto reciproco devono essere pretesi come valori senza i quali non ci possono essere civiltà e progresso;
  • chi vuole studiare deve poterlo fare seriamente e serenamente;
  • qualunque insegnamento deve avere come obiettivo, oltre alla conoscenza della materia propria di quell’insegnamento, anche la formazione e l’accrescimento della personalità, dell’autonomia di giudizio, del senso critico;
  • l’amore per la lettura e la scrittura, mezzi eccellenti per sviluppare la capacità di pensiero e di espressione, devono essere sollecitati e inseriti in veri e costanti progetti;
  • occorre anche progettare iniziative adatte a creare un’autentica e consapevole cittadinanza scientifica indispensabile a conoscere il senso e le modalità con cui il singolo e la collettività devono difendere l’ambiente, conoscere le conseguenze di comportamenti ignoranti, conoscere i rischi di esperimenti che forzano la natura;
  • le figure di sostegno per i ragazzi diversamente abili e i mediatori culturali per gli stranieri devono essere effettivamente e altamente qualificati;
  • la dispersione e l’abbandono scolastico devono essere costantemente monitorati per comprendere le cause e individuare i rimedi;
  • occorre attenzione ai talenti e alle inclinazioni naturali, per aiutarli a svilupparsi in modo profittevole;
  • occorre stimolare la curiosità e la scoperta, il senso del bello, il gusto della conoscenza, l’orgoglio delle tradizioni, l’accoglienza intelligente della diversità;
  • bullismo e maleducazione devono essere puniti sempre e con la giusta severità;
  • capacità, qualità e merito devono essere i criteri con cui giudicare e premiare docenti e  dirigenti scolastici a tutti i livelli e gradi;
  • docenti e dirigenti scolastici a tutti i livelli devono sentirsi impegnati a migliorare, accrescere, aggiornare la loro preparazione;
  • deve essere garantita alle famiglie la libertà della scelta educativa;
  • deve essere rafforzato il rapporto di collaborazione tra scuola e famiglia, consapevoli della responsabilità di trasmettere valori e scopi condivisi;
  • deve essere realizzata l’alleanza educativa tra famiglia, scuola, istituzioni, imprese;
  • scuola, istituzioni, imprese devono collaborare con gli strumenti più opportuni e le persone più qualificate, allo studio e alla proposta di percorsi che portino anche a professioni richieste dalle realtà locali;
  • deve essere garantita la sicurezza degli studenti contro ogni pericolo.

L’EDUCAZIONE: VOLONTA’, PROFESSIONALITA’ E CUORE

  • Educare è un’avventura rischiosa, sempre controcorrente.
  • Perché i valori che danno significato e luce all’esistenza umana non seguono le mode. Eppure sono fondamentali e irrinunciabili se si vuole che i giovani di oggi siano persone e cittadini davvero capaci di essere attori e protagonisti del bene comune.
  • Serve dare l’esempio.
  • Serve la comprensione senza cedimenti.
  • Serve che anzitutto la famiglia e la scuola siano luoghi credibili, per l’incontro con quei valori, la loro comprensione e la loro accettazione.
  • Serve che alla famiglia e alla scuola sia riconosciuto concretamente l’onere di una missione da cui dipende il Paese di domani.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog