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La scuola dei giochi segreti di Rebecca Coleman: un viaggio sulle montagne russe della follia

Creato il 17 dicembre 2013 da Nageki @nagikka
Ciao a tutti! :) proprio ieri ho terminato la lettura di questo romanzo. Dopo averlo divorato in poche ore non posso che consigliarlo a chi, come me, ama le storie ambientate all'interno di scuole e/o college. Questo è un romanzo particolare perchè tratta della relazione puramente fisica che nasce tra un'insegnante ed un ragazzo di appena sedici anni. Premesso che il libro non contiene niente di troppo esplicito (anzi, l'autrice lascia molto all'immaginazione), è meglio avvertire in anticipo chi ha la tendenza a scandalizzarsi con facilità.
Titolo: Winter
Titolo originale: Winter
Autore: Asia Greenhorn
Casa editrice: Fazi editore
Pagine: 483
Prezzo: 14,45€ (ebook a 6,99€) su amazon
Il mio voto: - See more at: http://ilprofumodellepaginestampate.blogspot.it/2013/05/recensione-winter-asia-greenhorn-stehale.html#sthash.LErY0AR0.dpufTitolo: Winter
Titolo originale: Winter
Autore: Asia Greenhorn
Casa editrice: Fazi editore
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Titolo originale: The kingdom of childhood
Autore: Rebecca Coleman
Casa editrice: Baldini & Castoldi
Pagine: 352
Prezzo: 9,50 € dai rivenditori Amazon
Il mio voto
La scuola dei giochi segreti di Rebecca Coleman: un viaggio sulle montagne russe della follia

Sinossi

Maryland, tardi anni Novanta. Nel cortile di una scuola Waldorf, tra precetti di Rudolf Steiner, insegnanti impettiti e sciami di adolescenti, l’incontro tra chi mai e poi mai avrebbe solo dovuto sfiorarsi. Lei, Judy McFarland, è una maestra d’asilo quarantatreenne dai sogni arenati e una livida vita coniugale che da tempo ha tragicamente rinunciato a se stessa; lui, Zach Patterson, è uno studente di sedici anni dalle maniere impertinenti, diviso tra una madre piena di mancanze e la gran fatica di essere il nuovo arrivato in città. Se il loro passo dall’amicizia alla relazione è breve e deciso, quello che li condurrà a un’ossessione fatale sarà una corsa a perdifiato nei campi incolti di vecchi, oscuri ricordi e dell’inconsapevolezza che, dopotutto, quella relazione non è che l’ultimo di una serie di segreti. La scuola dei giochi segreti è una spiazzante storia di frustrazione suburbana, densa di solitudine, imprudenza, desiderio che spoglia della ragione e voglia disperata di tornare indietro e rifare tutto diversamente.

La mia opinione

Come accennato poco sopra, "La scuola dei giochi segreti" è un romanzo incentrato sulla relazione illecita tra insegnante-alunno non ancora maggiorenne. Judy, questo il nome dell'insegnante, ha dedicato la sua vita ai precetti di Rudolf Steiner, pedagogista austriaco fondatore di una corrente pedagogica denominata pedagogia Waldorf. In breve tempo, Judy perde di vista il suo compito, quello di guida responsabile dell'armonico sviluppo infantile. Un matrimonio ormai giunto al capolinea, l'allontanamento dei propri figli ed un lutto mai elaborato la sospingeranno ad oltrepassare un confine invalicabile.
Il focus dell'autrice si concentra primariamente sul legame tra i due protagonisti e sui meccanismi psicologici che sottostanno alle loro decisioni. Innanzitutto, partiamo dalla trama del romanzo. La Coleman ha scelto di alternare capitoli narrati da diversi punti di vista, ovvero quello di Judy e quello dell'autrice stessa. Quest'ultima rappresenta il classico narratore onniscente, capace di entrare nella mente dei propri

La scuola dei giochi segreti di Rebecca Coleman

Una scuola Steiner, basata sulla pedagogia Waldorf/Steineriana

personaggi. In un certo senso questo stratagemma ci permette di cogliere l'evoluzione dei personaggi, in modo particolare la fragilità di Judy e lo sviluppo della sua ossessione nei confronti di Zack.
Le vicende narrate dall'autrice non seguono una sequenza del tutto lineare e sono inframmezzate da numerosi flashback dedicati all'infanzia di Judy, ai suoi ricordi, al dolore per la malattia della madre e il tradimento del padre. Già dalla più tenera età Judy si trova a dover toccare con mano situazioni dolorose, alcune delle quali si sono sedimentate nel suo cuore accompagnandola anche nella vita adulta.
Personalmente credo che la Coleman si sia dilungata troppo per quanto concerne il passato di Judy, ripetendo spesso le stesse cose (non so voi, ma non ne potevo più di sentire parlare di Pierino Porcospino). Certo, l'infanzia del personaggio aiuta a comprenderne la psicologia ma non c'è bisogno di dilungarsi con particolari che a furia di ripresentarsi diventano tediosi. Nonostante questo mio appunto, devo dire che le vicende narrate hanno il pregio di catturare l'attenzione del lettore e di trasportarlo fino alla fine del romanzo.
La mia versione del libro include una fascetta gialla riportante un avvertimento: "questo libro vi ossessionerà". Ecco, in un certo senso devo dare ragione all'autore di questo avvertimento. Ho terminato il libro in meno di una settimana e spesso ho lottato per restare sveglia fino a tardi per continuare la lettura.
Ho sentito dire che molti lettori hanno trovato disgustoso il fatto che una donna quarantenne possa innamorarsi di un ragazzino appena sedicenne. Ora, tralasciando il fatto che io non mi scandalizzo con tanta felicità, è bene sottolineare due aspetti principali.
Innanzitutto, il romanzo in questione è ben lontano dall'essere una storia d'amore per la quale si sarebbe potuto eventualmente trovare una scusante. Il punto è che "La scuola dei giochi segreti" parla
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di un'ossessione reciproca. Judy e Zack sono ossessionati l'una dall'altro, non c'è alcun sentimento a legarli e tutto si basa unicamente sul sesso.
Judy vede in Zack una via per evadere dal suo matrimonio fallito e da una vita che ormai non le appartiene più. Ross (il marito) è ormai del tutto sordo alle sue esigenze, ha sempre anteposto il lavoro al matrimonio ed ai sentimenti, senza mai pentirsene. Judy cerca di riunire i cocci della relazione con il marito, ma più volte si trova a doversi scontrare con un muro di gomma.
C'è un episodio in cui la nostra protagonista organizza un weekend romantico a due, per poi ritrovarsi sola a casa mentre Ross se ne vola da solo in Islanda, furioso. Credo sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, il momento in cui Judy ha compreso che la sua vita non sarebbe mai più stata quella di un tempo. Come se non fosse abbastanza, ben presto si manifestano problemi con i figli, del tutto insensibili alle sofferenze della madre ed anze, pronti a peggiorare la situazione. Se consideriamo un lutto non ancora affrontato che ancora aleggia sulla testa di Judy, è possibile ricreare il desolante quadretto in cui prendono piede le vicende.
Di sicuro Judy è un personaggio che ha bisogno di comprensione.

La scuola dei giochi segreti di Rebecca Coleman

L'autrice: Rebecca Coleman

Allo stesso modo, anche Zack si trova a dover fronteggiare situazioni evidentemente troppo dolorose per un adolescente. Sottratto alla città in cui ha sempre vissuto, costretto ad abbandonare gli amici ed a convivere con un segreto insopportabile. Zack sa che la madre nasconde qualcosa di inconfessabile, vorrebbe parlare ma preferisce tenersi tutto dentro, nascondendo ciò che sa ai membri della propria famiglia. La stessa gravidanza della madre fa sorgere nel ragazzo interrogativi strazianti. Ugualmente doloroso è il suo rapporto con Fairen, compagna di scuola che sembra detestarlo dopo un incidente avvenuto in gita scolastica.
Judy e Zack si attraggono perchè l'uno cerca nell'altra una via di fuga dalla triste quotidianità. Se all'inizio della storia sembra esserci tenerezza tra i due, ben presto ci si rende conto che entrambi finiscono per sfogare la propria rabbia l'uno sull'altra.
Entrambi sono consapevoli dei propri errori, ma mentre Zack inizia lentamente a staccarsi da un rapporto ormai morboso (oltre che malato), Judy perde completamente la testa e diviene incapace di ragionare sulle conseguenze. Più volte mi è sembrato di percepire la filosofia di Judy, la sua rassegnazione, una sorta di "tanto ormai peggio di così non potrebbe andare".
Mentre Zack indietreggia, Judy si avvicina a grandi passi verso il baratro e cerca di trascinare con se anche il suo giovane amante. In una spirale di autodistruzione sempre più pericolosa, i due protagonisti compiono la loro scelta definitiva. Inutile dire che il finale non mi ha sorpresa, in fin dei conti la Coleman ha fatto un buon lavoro permettendo al lettore di infiltrarsi nella mente di Judy. In fin dei conti è stato come compiere un viaggio sulle montagne russe della follia, fino all'inevitabile epilogo.
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La scrittura dell'autrice non è affatto banale, cosa che invece mi aspettavo da un libro pagato meno di 10€ e pubblicizzato come una sorta di "50 sfumature" all'interno di una scuola. Di sicuro non mi lascerò sfuggire eventuali altri romanzi di questa autrice e mi sento di consigliarvi la lettura di "La scuola dei giochi segreti".
Stendiamo invece un velo pietoso per quanto riguarda la traduzione del titolo (titolo originale: "The kingdom of childhood"), del resto si sa che noi italiani cerchiamo sempre di evocare situazioni pruriginose con uno sguardo alle vendite. Forse alcuni di voi ricorderanno il trattamento riservato al bellissimo "On the island" di Tracey Garvis-Graves, da noi tradotto con "L'isola dell'amore proibito". Non mi dilungo oltre, finirei soltanto per ripetere ciò che ormai è stato detto e ridetto ormai da anni per quanto riguarda la traduzione dei titoli di libri, film, cartoni animati e quant'altro. Mi limiterò soltanto a storcere il naso :)
La scuola dei giochi segreti di Rebecca Coleman: un viaggio sulle montagne russe della follia

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