Domani mi piacerebbe svegliarmi, fare colazione ed uscire a fare una passeggiata per le vie del mio quartiere. Prenderei viale Gian Luigi Bonelli, ma la mia fantasia mi farebbe percorrere la main street polverosa di una cittadina del far west. Vedrei saloon al posto dei bar e stalle con i cavalli al posto dei garage con le automobili. Svolterei poi a sinistra in viale Hugo Pratt ma, chiudendo gli occhi, sentirei sulla pelle la fresca schiuma del mare che immaginerei di solcare con la mia barca. Arriverei poi in Piazza Andrea Pazienza, mi metterei esattamente al centro e comincerei a girare in tondo su me stesso senza più fermarmi: come in un film le immagini dei fumetti più belli si alternerebbero l'una dopo l'altra.
Non sto parlando di un luogo di fantasia ma del quartiere romano di
Mezzocammino, dove le vie, le piazze, i parchi e le scuole sono dedicate ai personaggi dei fumetti ed ai suoi autori. Se i bimbi più piccoli sono accuditi nell'asilo nido Calimero, quelli appena un poco più grandi frequentano la scuola materna La Pimpa o La Stefi. A sei anni tutti alle scuole elementari Geronimo Stilton per poi approdare alle medie Lupo Alberto.Ma lunedì 15 settembre il quartiere si arricchirà di una nuova scuola elementare, intitolata a Sergio Bonelli. Trovo quanto mai azzeccata l'idea di associare il nome dell'editore e autore milanese ad un'istituzione legata alla cultura, all'educazione e anche al divertimento. Come ha scritto Giancarlo Berardi poco dopo la morte di Sergio Bonelli, la casa editrice da lui diretta ha svolto dal dopoguerra fino ad oggi un'operazione culturale senza precedenti. I personaggi della Bonelli hanno infatti contribuito a formare la personalità di intere generazioni di ragazzi, e l'hanno fatto attraverso un mezzo, il fumetto, molto efficace perché veicolo di divertimento. Mi sembra quindi più che giusto intitolare alla memoria di Sergio Bonelli un luogo dove tanti altri ragazzi cominceranno a formare la propria personalità con la cultura e il divertimento.